Italia-Croazia partita da dentro o fuori agli europei. Modric tra noi e la Svizzera
Modric ci fa un po di paura, mentre arriva il giorno della verità agli europei di calcio. Stasera c’è Italia-Croazia. Dopo l’esordio vittorioso contro l’Albania e la sconfitta bruciante (per la qualità di gioco) contro la Spagna, la partita con i croati è fondamentale. Con un punto l’Italia si qualificherebbe (da seconda, anche nel caso di un successo degli albanesi contro gli iberici) mentre in caso di sconfitta bisognerebbe sperare di arrivare terzi e fare il calcolo della differenza reti per un eventuale ripescaggio.
Le probabili scelte di Spalletti
Il rebus principale riguarda la formazione che Luciano Spalletti sceglierà, contemplando anche un ritorno della difesa a quattro. Di Lorenzo, forse il peggiore in campo contro la Spagna, va verso una conferma, secondo le parole pronunciate ieri dal ct. Possibile l’ingresso a centrocampo di Cristante ( Frattesi fuori?), e di Retegui al posto di Scamacca, mentre Chiesa potrebbe essere dirottato a sinistra, sua fascia naturale. Al posto di Di Marco, indisponibile, giocherà Darmian, con Cambiaso che occuperà la fascia destra di attacco.
La grande Croazia: vecchia ma temibile, da Modric a Perisic
La Croazia ha l’ossatura della squadra che incantò ai mondiali del 2018 arrivando in finale contro la Francia e sfiorando il trionfo. Il fulcro del suo gioco è un fuoriclasse assoluto, Luka Modric, trentottenne, certamente il più forte centrocampista degli ultimi anni. Un regista straordinario e in grado di far girare palla con una facilità impressionante. Perisic, Brozovic e Kovacic sono gli altri protagonisti principali( e vecchie conoscenze del nostro campionato)ma c’è anche Kramaric da temere in attacco.
La Svizzera o il Portogallo agli ottavi
In caso di risultato positivo stasera, gli azzurri affronteranno la Svizzera agli ottavi di finale, sabato 29 giugno a Dortmund. Un ripescaggio da terzi ci porterebbe a incontrare probabilmente il Portogallo di Cristiano Ronaldo o il Belgio di Lukaku. A meno che, oltre a una nostra sconfitta, la Spagna delle riserve non perda contro l’Albania. A quel punto torneremmo a casa e anche meritatamente.