In Cdm la sicurezza sul lavoro, la ripartenza della politica mineraria e la tutela delle botteghe storiche

20 Giu 2024 21:04 - di Redazione

La vergogna del bracciante indiano abbandonato morente dal datore di lavoro, a Latina, ha tenuto banco nella riunione del Cdm di oggi, nel corso del quale il Ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha tenuto un’informativa e ha illustrato le iniziative svolte in questi 20 mesi per combattere lo sfruttamento sul lavoro. Il lavoratore di origine indiana era entrato in Italia con un contratto di lavoro di nove mesi.

Il caso Latina e le misure sulla sicurezza del lavoro

Il Ministro Calderone, dopo una breve intervento della premier Meloni, ha ricordato che il Governo ha reintrodotto il reato di somministrazione illecita di manodopera, che punisce il somministratore e l’utilizzatore con la pena dell’arresto fino a un mese o l’ammenda di euro 60 per ciascun lavoratore coinvolto e per ciascun giorno di somministrazione. “Continueremo a perseguire con decisione queste forme di moderno schiavismo che sfrutta lo stato di necessità delle persone, costringendole a condizioni di lavoro inaccettabili. Come Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ribadisco l’impegno a usare tutti i mezzi a nostra disposizione per contrastare i comportamenti messi in atto da individui senza scrupoli, che pensano di comprare la vita delle persone con pochi spiccioli. Renderemo questi mezzi ancora più incisivi, come abbiamo già fatto reintroducendo il reato penale di somministrazione illecita di manodopera che era stato abrogato nel 2016″, ha detto il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Dopo Calderone è intervenuto il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il quale ha sottolineato l’impegno del Governo attraverso regole più rigide sulla condizionalità sociale, controlli più severi, riorganizzazione dei flussi di immigrazione regolare, formazione nei Paesi di origine, anche sui diritti sindacali.

La politica mineraria nel Consiglio dei ministri

Diversi anche i provvedimenti economici passati al vaglio del consiglio dei ministri, come i decreto legge sulle materie prime critiche  che ”fa ripartire la politica mineraria del Paese”. Il ministero delle Imprese Urso ha illustra le principali misure contenute nel provvedimento, che ”promuove un nuovo approccio di sistema all’approvvigionamento di materie prime critiche e strategiche. Il decreto, infatti, ha come obiettivo da un lato di analizzare la domanda e i fabbisogni del Paese grazie ad attività di monitoraggio delle catene di approvvigionamenti, e dall’altro di incentivare l’offerta di materie prime. Con questa finalità viene avviato un Programma nazionale di esplorazione, vengono semplificate le procedure autorizzative e rafforzato il Fondo nazionale del made in Italy. Infine, il decreto si pone l’obiettivo di elaborare sistemi di monitoraggio in caso di perturbazioni dell’approvvigionamento”.

Più in dettaglio, il decreto ha lo scopo di ”rilanciare il settore minerario italiano attraverso procedure semplificate per gli iter autorizzativi dei progetti strategici. Come previsto dal Regolamento, un progetto per essere definito “strategico” deve essere validato dalla Commissione Europea. Una volta ottenuto il sigillo strategico da parte dell’esecutivo Ue, sarà lo Stato a rilasciare le autorizzazioni necessarie, con tempistiche coerenti e migliorative rispetto a quelle previste nel Regolamento”, spiega il Mimit.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha poi approvato la prima legge quadro italiana sullo Spazio e sulla Space Economy. La legge pone l’Italia all’avanguardia tra i grandi player globali e anticipa le intenzioni dell’Unione Europea in merito a un regolamento per il settore. Il provvedimento, collegato alla legge di bilancio, sottolinea il Mimit al termine del Cdm, “colma un vuoto nell’ordinamento, che non prevedeva una normativa di riferimento sul settore spaziale

La tutela delle botteghe storiche

Nasce l’Albo nazionale delle botteghe storiche. Lo prevede lo schema di decreto legislativo approvato oggi in via preliminare dal Consiglio dei ministri, in attuazione della legge per la concorrenza, su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. Gestito dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, questo strumento riconosce e tutela attività commerciali, botteghe artigiane ed esercizi pubblici che sono parte integrante della nostra storia.

“L’avvio dell’iter di adozione del decreto legislativo rappresenta un passaggio significativo nel più ampio contesto della semplificazione degli adempimenti e delle attività di controllo sulle attività economiche – commenta il Ministro Zangrillo – Un intervento atteso da molti, che offre alle regioni e agli enti locali gli strumenti idonei a tutelare il carattere storico delle eccellenze presenti nei nostri centri urbani, con l’obiettivo di tramandare alle future generazioni un patrimonio non solo economico, ma soprattutto sociale e culturale, unico in tutto il mondo”. La necessità di tutelare e valorizzare il carattere storico e di eccellenza di specifiche attività commerciali è il frutto della collaborazione, oltre che con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, anche con ministero del Turismo, ministero della Cultura, ministero dell’Economia e delle Finanze e ministero dell’Interno, nonché con le associazioni di categoria.

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