
Il blitz dell’attivista pro-cannabis da Salvini finisce in farsa. Il ministro la beffa: la droga ti fa male (video)
Quando con fare esagitato e armata di una piantina l’attivista pro cannabis Antonella Soldo – portavoce dell’associazione Meglio Legale e candidata con la lista Stati Uniti d’Europa alle europee – si avvicina con fare volitivo al banco della sala della stampa estera per improvvisare il blitz elettorale, Matteo Salvini prova a chiuderla con una battuta: cos’è, il basilico? Io adoro il pesto alla genovese. Ma l’autrice del fuori programma oppone resistenza allo sfottò: ha in mente una sceneggiatura ben più aspra da mettere in scena e non sembra proprio voler cambiare registro e toni anche se, per la verità, la piega che la sua incursione ha assunto sa già di farsa, con tanto di canovaccio contestatario organizzato per l’azione di disturbo.
L’attivista interrompe Salvini portandogli una piantina di cannabis
Sì perché, come si vede dal video postato da Alanews su Youtube, la Soldo ha organizzato scenografia e regia del blitz con meticolosa attenzione: si avvicina al banco dove Salvini sta rispondendo alle domande dei cronisti mostrando alle telecamere un cartello con la foglia stilizzata di marijuana e con su scritto «Censura questo». Un attimo prima, nel frattempo, ha provveduto a consegnare una piantina di cannabis al leader leghista e con tanto di mini cartonato del volto del ministro piantato in vaso. Insomma, se già la protesta dei giorni scorsi contro l’emendamento della maggioranza al Dl Sicurezza che vieta coltivazione e commercio di infiorescenze di cannabis con thc inferiore al 2% si era risolta in un flop, il bis di oggi fa forse anche peggio…
L’azione di disturbo finisce in farsa
Salvini poi, ruba letteralmente la scena alla disturbatrice di turno, di cui arriva a coprire il pistolotto antiproibizionista ripetendo come un mantra, mentre spezzetta una ad una le foglioline di cannabis appena ricevute in dotazione: «La cannabis te la fumi a casa tua, la droga a casa mia è morte. La droga fa male; la droga è morte. Fai l’amore, non farti le canne, peace and love». Glielo ripete più e più volte, il leader del Carroccio alla Soldo, che tenta invano di sovrastare la voce di Salvini rilanciando: «Questa è una pianta di cannabis made in Italy di imprenditori italiani». Ma non ce n’è per nessuno: anche questo tentativo finisce in un insuccesso. Il vicepremier, infatti, non molla la presa. Incalza. E insiste: «Da ministro e da padre non accetterò mai l’ipotesi dello Stato spacciatore e quindi fai l’amore, non drogarti» perché «la droga ti porta veramente alla fine».