Femminicidio a Modena, si presenta in caserma con il cadavere della moglie: “L’ho uccisa”
Femminicidio a Modena nella notte tra lunedì e martedì. Un uomo si è presentato al comando dei carabinieri di Modena con il cadavere della moglie nell’automobile. La vittima è una donna di 41 anni, italiana di origine russa, madre di due bambini piccoli. “L’ho uccisa”, avrebbe confessato ai militari dell’Arma. La donna è stata trovata con la testa infilata in un sacco nero, legato con un cavo elettrico. L’uomo, un italiano di 48 anni, è stato arrestato in quasi flagranza con l’accusa di omicidio aggravato.
Modena, dai carabinieri con il cadavere della moglie
Quando hanno aperto il bagagliaio della sua auto, i militari hanno trovato il corpo della donna. Rannicchiata in posizione fetale con un sacchetto di plastica nero stretto al collo con un filo elettrico plastificato. La donna era stata precedentemente soffocata, secondo una prima ricostruzione effettuata dal medico legale sul posto, con una cinta ancora stretta al collo, coperta inizialmente dalla busta. Il marito, arrestato per omicidio aggravato, è stato portato nella casa circondariale di Modena.
Arrestato l’uomo che ha ammesso: “L’ho uccisa”
Dalle verifiche della procura di Modena e dalle dichiarazioni dell’uomo è emerso che la vittima aveva avviato una procedura da Innsbruck, in Austria, per chiedere l’affidamento prevalente dei due figli minorenni della coppia. A maggio del 2023, la procura ha stabilito l’affidamento alla madre, concedendo al padre il diritto di visita. Una decisione che l’uomo non avrebbe mai accettato. A gennaio 2024, l’indagato ha fatto ricorso al tribunale civile di Modena per separazione giudiziale con addebito a carico della donna, contestando la giurisdizione austriaca. Di contro il tribunale modenese, ritenendo di non dover assumere provvedimenti temporanei urgenti, vista la decisione del giudice straniero comunitario, ha assunto la causa in decisione a maggio 2024 sulla questione preliminare della giurisdizione.
Guerra legale per l’affido dei figli
A febbraio di quest’anno, la vittima aveva presentato un’altra istanza al tribunale di Innsbruck per ottenere l’affidamento esclusivo dei due figli. A quanto trapela dalle prime indiscrezioni, sembra che la 41enne si trovasse in Italia proprio per riprendere i bambini e portarli a casa.
29 femminicidi dall’inizio dell’anno
Con la vittima di Modena si allunga la drammatica lista dei femminicidi. Sono 29 le donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno. L’ultimo femminicidio risale a meno di un mese fa: Giada Zanola, 34 anni, madre di un bimbo di 7 anni, precipitata giù da un cavalcavia sull’A4 Milano-Venezia nei pressi di Padova.