Fake news del Fatto sulla Santanchè, il giornale di Travaglio ammette: abbiamo sbagliato

7 Giu 2024 13:58 - di Giovanni Pasero
Fatto Santanchè

“Crac Visibilia, ora Santanchè indagata per bancarotta”: è questo il titolo bufala dell’articolo contenuto nell’edizione di giovedì 6 giugno del Fatto Quotidiano. Clamorose fake news, alla vigilia del voto, dai potenziali effetti devastanti che oggi il giornale diretto da Marco Travaglio è costretto a rettificare.

“II fascicolo della Procura di Milano che vede indagata per reati di bancarotta il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, a differenza da quanto scritto ieri dal Fatto e dal sottoscritto, non è una nuova indagine, ma risale al 2022″, si legge nell’articolo a firma di Davide Milosa.

Il Fatto inventa un’indagine per bancarotta, ma la Santanchè è stata archiviata

“Nel documento di stralcio – prosegue l’articolo del Fatto – come già emerso nelle scorse settimane, i pm si sono limitati a separare i reati di falso in bilancio da quello sulla bancarotta. E il motivo, non riportato dal Fatto non certo in malafede ma per un errore del sottoscritto, è quello di avviare il fascicolo a modello 21 verso l’archiviazione”.

“Una vera e propria bufala, insomma, completamente inventata, per giunta a due giorni dalle elezioni europee”, ha scritto Nicolò Pelanda, legale del ministro Daniela Santanchè, in una nota in riferimento all’articolo apparso ieri sul quotidiano in cui si riferisce di una accelerazione della Procura di Milano rispetto all’inchiesta sul gruppo Visibilia, parlando dell’iscrizione del ministro per bancarotta.

I legali della Santanché: grave danno reputazionale

“L’unico provvedimento di stralcio presente agli atti del fascicolo -peraltro datato 10 aprile 2024 – dispone sì la formazione di un separato procedimento per ipotesi concorsuali, – sottolinea Pelanda – precisando al contempo che di quest’ultimo filone ‘deve essere chiesta l’archiviazione’. Tale circostanza era peraltro stata oggetto di un comunicato della stessa Procura di Milano proprio in occasione della chiusura indagini per l’ipotesi di falso in bilancio”.

“La notizia falsa diffusa da Il Fatto Quotidiano – cui ha fatto eco in pochissimi minuti gran parte della stampa nazionale – aggiunge il legale -ha determinato un gravissimo danno alla reputazione del ministro Santanchè, gettando ulteriore discredito sulla sua immagine. Anche per questi motivi, le iniziative a tutela dell’onore e della reputazione della dottoressa Santanchè non potranno che essere ferme ed irremovibili”.

Commenti

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  • Rosmildo 9 Giugno 2024

    Denunciare Il Sig. Travaglio e le testate che hanno condiviso il fatto.

  • Marco Angeletti 8 Giugno 2024

    I soliti comunisti di m…a!!!!!😠

  • pietro 8 Giugno 2024

    Gli italiani tutti, penso che ne abbiano piene le balle di queste palle raccontate per denigrare e distruggere gli avversari politici e sarebbe ora di smetterla anche per dare credibilità all’informazione !
    Quindi, penso che da parte di tutti i mezzi d’informazione si dovrebbe alzare un urlo di dire BASTA..!
    Italiani.., purtroppo ormai la stampa è diventato il secondo potere che ha più efficacia nel distruggere la vita alle persone , del primo e del terzo !!
    Si parla a vanvera di fascismo , ma i veri nazi-fascisti agiscono indisturbati sotto mentite spoglie di una becera onestà!!

  • federico barbarossa 8 Giugno 2024

    questo verme deve essere messo in mutande! DELINQUENTE.

  • danilo 7 Giugno 2024

    Ora pagherà il falsificatore seriale di notizie inventante di sana pianta?L’arresto sarebbe il la giusta pena per diffamazione.Travaglio è in continuo conflitto con se stesso.Gradirei sapere il pensiero di Sommi,il perfettino che sempre pronto ad alzare il ditino,ora che fa? che dice?Brutto giornalino il fatto quotidiano,ll’odio,il rancore,l’invidia sono l’inchiostro che riempie il calamai cui attingere il pennino ormai spuntato.

  • Clif 7 Giugno 2024

    E vabbè che ci fa, si tratta di un ministro di governo anche lei gettata nel tritacarne mediatico mistificando le incriminazioni , tutta più poi basterà riconoscerne l’errore e classificarlo come”fake news”. Quando si tratta di organi di governo….tutto è ammesso. Il giornalista scrive un articolo di sana pianta mica l’errore di battitura, altro che svista poi dopo le elezioni si vedrà.
    Si ricordi però che molti hanno l’ardire di parlare di censura, che il regime fascista imbavaglia la libera informazione.