Dall’assassinio di Giovanni Gentile alla rivolta di Trieste ’53: il nuovo numero di “Storia rivista”

24 Giu 2024 10:46 - di Marica Nardini

Giovanni Gentile, Giorgio Almirante che scrive sulle vittime di Trieste nel 1953, un’intervista a Riccardo De Corato su quello che accadeva prima delle inchieste di Tangentopoli e la tredicesima puntata sulla storia del Msi che affronta gli anni tra il 1982 e il 1988. Sono questi i servizi di punta del nuovo numero di “Storia Rivista” il periodico di storia contemporanea che esce da qualche anno per Eclettica Edizioni, la casa editrice fondata e diretta da Alessandro Amorese.

La copertina è dedicata a Giovanni Gentile, il filosofo ucciso 80 anni fa. Si ripercorrono le polemiche seguite a quell’omicidio scomodo che divise il CLN fiorentino poiché nessuno condivise l’uccisione decisa e attuata dai Gap comunisti e il Partito d’Azione la sconfessò totalmente ritenendola inaccettabile e ricordando che Gentile aveva sempre difeso i suoi studenti anche quelli antifascisti. Inoltre viene pubblicato il testo del “Discorso agli italiani” tenuto da Gentile in Campidoglio, riproposto un articolo di Fausto Gianfranceschi apparso su “Lotta Politica” (il settimanale missino dei primi anni ’50) e infine un servizio sulla mostra dedicata al filosofo dal ministero della Cultura.

Il dossier è invece riservato a Trieste 1953 con le vittime degli scontri del 5-6 novembre per ribadire l’italianità della città giuliana. Si ripercorrono le vicende di quei giorni arricchite da una serie di fotografie, i documenti approvati dalla direzione nazionale del Msi in quei giorni e un articolo pubblicato da Giorgio Almirante su “Lotta Politica” come reportage del funerale di Francesco Paglia e le altre vittime. 

Con un’intervista a Riccardo De Corato si ripercorrono le vicende di prima di Tangentopoli quando gli esponenti del Msi-Dn denunciavano le malefatte e la corruzione del sistema, rimanendo però inascoltati. Denunce che hanno poi consentito agli esponenti missini di potersi presentare come alternativa valida allo schieramento di sinistra nel momento in cui le inchieste giudiziarie hanno portato alla fine dei partiti del pentapartito (Dc, Psi, Pri, Psdi e Pli).   

La tredicesima puntata della storia del Msi affronta gli ultimi anni della segreteria Almirante con l’elezione di Gianfranco Fini, la fine dell’isolamento missino (il convegno di Amalfi sulle riforme, la morte di Paolo Di Nella, la consultazione da parte di Craxi della delegazione del Msi prima di costituire il proprio governo). La scomparsa di Almirante preceduta di sole 24 ore da quella di Pino Romualdi e il funerale in piazza Navona hanno segnato per il Msi la fine di quarant’anni di storia per iniziare una nuova era.

Inoltre un articolo sulle vicende che hanno portato l’Irlanda alla sua indipendenza e un servizio di fotografie inedite sulla rivolta di Battipaglia nel 1969.  Per le “storie della Seconda Guerra Mondiale” vengono proposte il quasi dimenticato bombardamento del Vaticano da parte di un aereo americano e la figura del generale Enrico Francisci, morto in prima linea nel contrastare lo sbarco americano in Sicilia. Mentre per la “storie della Guerra Civile” viene raccontato l’eccidio del Castello a Prato. Completano il numero le recensioni dei libri ed un ricordo di Bruno Podestà.

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