Biden a Parigi: “Sull’Ucraina non ci tireremo indietro. Putin non si fermerà, tutta l’Europa è minacciata”
Ucraina, il conflitto a Gaza e la cooperazione nell’Indo Pacifico di fronte alla guerra ‘tornata nel Continente”. E alla vigilia di due cruciali eventi internazionali: il vertice del G7 sotto la presidenza italiana della prossima settimana e quello della Nato a Washington nel mese di luglio. Questi i temi forti della visita di Stato del presidente Usa Joe Biden a Parigi, nel secondo giorno di permanenza in Francia.
Biden a Parigi accolto all’Arco di Trionfo
I due hanno ribadito la piena condivisione su tutti i principali dossier internazionali. Il presidente francese Emmanuel Macron, accompagnato dalla moglie Brigitte, ha dato il benvenuto a Biden all’Arco di Trionfo. I due capi di Stato, che si erano già incontrati giovedì alla cerimonia per l’ottantesimo anniversario dello sbarco in Normandia, hanno deposto una corona di fiori e riacceso la fiamma del Milite Ignoto. Tra gli ospiti presenti, salutati da Biden, il primo ministro Gabriel Attal, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, l’ex presidente Nicolas Sarkozy.
“Non ci tireremo indietro, manteniamo i nostri impegni”
“Non ci tireremo indietro. Il nostro sostegno per l’Ucraina resta forte, insieme ai nostri alleati europei”. Così il presidente Usa in un punto stampa (non previste le domande dei giornalisti) dopo il pranzo di lavoro con il presidente francese, tra i più convinti assertori dell’invio di armi occidentali contro Mosca. “Stati Uniti e Francia sono uniti con il popolo ucraino che combatte contro la brutale aggressione di Putin. Ieri ho annunciato il sesto pacchetto di aiuti. Stiamo mantenendo le nostre promesse. Mi congratulo anche con la Francia e gli altri alleati europei per il loro lavoro. Sappiamo cosa succederebbe se Putin riuscisse a soggiogare l’Ucraina. Tutta l’Europa sarebbe minacciata. Non lasceremo che questo accada”.
Putin non si fermerà, l’Europa è minacciata
Un concetto questo ribadito più volte. “Gli Stati Uniti hanno aiutato l’Ucraina sapendo quello che accadrà se Putin riesce a soggiogare il Paese cha ha invaso”. Poi le congratulazioni alla Francia e agli alleati europei “per il loro lavoro”, ha proseguito Biden parlando di un “rapporto inossidabile” con Parigi. “Non smetteremo di lavorare finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa e non sarà raggiunto un cessate il fuoco”, ha detto ancora Biden sul capitolo Medioriente unendosi a Macron nel “salutare la notizia del salvataggio di quattro ostaggi che sono stati restituiti alle loro famiglie in Israele”.
Macron ringrazia il presidente Usa, partner che “ama l’Europa”
Macron ha elogiato Biden per la lealtà di un partner che ama e rispetta gli europei. “Dall’Ucraina al Medioriente, grazie per essere presenti su tutte queste questioni”. Sull’Ucraina ha ribadito: “Continueremo a sostenere Kiev per tutto il tempo necessario e con l’intensità necessaria”. Sul fronte mediorientale ha insistito con la richiesta di un cessate il fuoco immediato, “sosteniamo la proposta di accordo globale degli Stati Uniti”. In Medio Oriente “è necessario arrivare a un cessate il fuoco immediato. E aprire la prospettiva di una soluzione politica, per una pace giusta e duratura e rispondere alle necessità di sicurezza dei due popoli”. L’inquilino dell’Eliseo ha insistito molto su Gaza. “Dopo nove mesi di conflitto “la situazione a Rafah, come il bilancio umano, sono inaccettabili. È intollerabile che Israele non apra tutti i punti di passaggio agli aiuti umanitari come la comunità internazionale lo richiede da diversi mesi”, ha detto con disappunto.
Road-map comune per Parigi e Washington
Biden e Macron, che ieri hanno incontrato Zelensky, in Francia per le commemorazioni del D-Day, hanno ribadito di voler procedere “su una roadmap comune”, sottolineando gli ottimi rapporti tra Washington e Parigi, pienamente allineate sui dossier più spinosi della politica estera, e “unite come mai prima”.