Berlinguer, ancora una volta profanata la tomba. La figlia Bianca: “Gesto di matrice politica”

17 Giu 2024 15:59 - di Redazione
Berlinguer

La tomba di Enrico Berlinguer è stata profanata ancora una volta, come scrive la figlia Bianca sul suo profilo Instagram.  Per la terza volta “nell’arco di appena due mesi la tomba di nostro padre, nel cimitero di Prima Porta, è stata profanata, sei giorni dopo l’anniversario della sua morte”. Lo si legge in un post sul profilo social di Bianca Berlinguer . Il testo e firmato, oltre che da Bianca, anche da Maria, Marco e Laura Berlinguer . “L’azione vigliacca di alcuni mascalzoni rivela che non si tratta dell’atto di uno squilibrato, bensì di un gesto dal contenuto chiaramente politico. Ci auguriamo che adottare le necessarie misure per evitare ulteriori oltraggi”.

Berlinguer, Montanelli , Mike Bongiorno

La profanazione dell’ex segretario nazionale del Pci, morto proprio 40 anni fa dopo l’emorragia cerebrale avuta a Padova, durante un comizio per le elezioni europee, è solo l’ultima di un lungo elenco di oltraggi postumi a personaggi famosi della cultura italiana. La statua di Indro Montanelli, a Milano, nonostante le telecamere azionate dal comune, è stata imbrattata ben cinque volte. Addirittura anni fa la salma di Mike Bongiorno, il popolare anchorman televisivo, fu trafugata e fu richiesto un riscatto ai familiari. Ma non si tratta di casi solo italiani.  Per la salma di Charlie Chaplin i rapitori chiesero 600.000 dollari, per restituire le mani dell’ex presidente argentino Juan Domingo Peron la richiesta fu di 8 milioni di dollari.

Le reazioni della politica

Sdegno per l’ennesimo sfregio ad Enrico Berlinguer è stato espresso da tutti i partiti politici. Il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, e il gruppo parlamentare del Pd hanno annunciato un’interrogazione al ministro Piantedosi affinché si faccia luce sulla vicenda. Il reato non può essere quello disciplinato dall’articolo 411 del codice penale poiché esso prevede espressamente la sottrazione o la dispersione del cadavere. In questi casi la magistratura può agire su denuncia di parte per vilipendio di tomba, un reato punito con una pena che varia dai sei mesi ai tre anni di carcere.

 

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