Accuse di voto di scambio: indagati il sindaco di Reggio Calabria Falcomatà e i politici locali Neri e Sera

11 Giu 2024 14:43 - di Redazione
Falcomatà

Ci sono anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, del Partito democratico, il compagno di partito e consigliere comunale Francesco Sera e Giuseppe Neri, capogruppo al Consiglio regionale di FdI, tra gli indagati dell’inchiesta dell’operazione “Ducale” che ha portato all’esecuzione di 14 misure cautelari. L’ipotesi di reato a carico di Falcomatà, Neri e Sera è scambio elettorale politico-mafioso.

Le indagini, condotte dal Ros, nell’ambito dell’operazione “Ducale”, si sono concentrate sulla cosca Araniti, egemone nel territorio di Sambatello, e avrebbero consentito di delinearne gli assetti, le attività estorsive ai danni di appalti pubblici, l’ingerenza nella conduzione della discarica di Sambatello attraverso l’imposizione, alle ditte di volta in volta impegnate nella gestione dell’impianto, del personale da assumere e le relazioni con le cosche criminali attive nei territori confinanti di Diminniti e Calanna.

Le attività investigative, avviate nel 2019, avrebbero inoltre permesso di acquisire elementi sul condizionamento delle elezioni – presso alcuni seggi elettorali – per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria (nel 2020 e nel 2021) e del Consiglio comunale di Reggio Calabria (nel 2020).

La procura, con riferimento agli episodi di ipotizzato condizionamento delle competizioni elettorali, ha avanzato richiesta di applicazione di misura cautelare per il delitto di scambio elettorale politico-mafioso, oltre che su affiliati alle cosche mafiose attive nell’ambito cittadino, anche a carico del capogruppo al Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Neri, e per il consigliere comunale in carica, Giuseppe Sera (Pd), ambedue indagati per voto di scambio politico-mafioso. Il gip di Reggio Calabria ha rigettato la richiesta cautelare e contro questo provvedimento la procura proporrà appello.

Nel procedimento penale risulta indagato, sempre per il reato ex art. 416 ter c.p., voto di scambio politico mafioso, anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, nei confronti del quale, tuttavia, non era stata avanzata richiesta cautelare non avendo ritenuto compiutamente integrati per lo stesso tutti i presupposti legittimanti.

Falcomatà: chiarirò nelle sedi opportune

“Questa mattina ho appreso di essere indagato in un’inchiesta della Procura di Reggio Calabria. È una vicenda che, come sempre è accaduto in tutte le situazioni giudiziarie che ho dovuto affrontare in questi anni, chiarirò nelle sedi opportune, pienamente rispettoso dell’attività della magistratura, per la quale nutro piena fiducia”. Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

“Chi mi conosce – aggiunge il sindaco Pd – sa che ho sempre svolto il mio ruolo in piena onestà, tenendo fede al principio della legalità come bussola del mio agire politico ed amministrativo. Ed in questo senso intendo continuare ad operare con serenità nell’interesse della città, nella piena consapevolezza di quanto importante sia l’attività repressiva nei confronti delle cosche di ‘ndrangheta, portata avanti dalla magistratura, che vedrà sempre nelle istituzioni territoriali che mi onoro di rappresentare uno strenuo ed integerrimo alleato”.

Commenti

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  • Joselito 11 Giugno 2024

    …guarda caso trattandosi principalmente di due esponenti del PD si è atteso l’esito delle elezioni…invece fossero stati due di destra…