Scontro Bocchino-Salis a Otto e mezzo. “Passeggiava con il manganello”. “Questa è diffamazione” (video)
Duro botta e risposta a Otto e mezzo su La 7 tra Italo Bocchino e Roberto Salis, poche ore dopo la notizia del via libera agli arresti domiciliari in Ungheria della figlia Ilaria, nuova eroina antifà della sinistra italiana, candidata alle europee da Fratoianni e Bonelli. Il clima si accende quando il direttore editoriale del Secolo d’Italia, soddisfatto per la notizia dei domiciliari, ricorda che la Salis è stata fermata che “era andata lì a passeggio col manganello”. “Questa è diffamazione! Questa è diffamazione! Questa è diffamazione”, sbotta il padre in collegamento con lo studio di Lilli Gruber.
Botta e risposta Bocchino-Salis da Lilli Gruber
“Nessun manganello, non hanno trovato nessun manganello”, aggiunge perdendo le staffe. “Si calmi”, interviene Bocchino. Gelo in studio, Lilli Gruber tenta di prendere il controllo del ‘match’. “Nessun manganello, non hanno trovato nessun manganello. Mia figlia è stata arrestata in taxi e nel taxi hanno trovato i manganelli che dice Bocchino. Che guarda caso erano dei manganelli che non rilevavano tracce biologiche né delle persone che erano dentro il taxi né tracce biologiche delle vittime. In uno Stato come quello ungherese si può ben capire come sono finiti nel taxi quegli strumenti”.
“Ha lanciato esplosivi in carcere”. “Non dica bischerate”
“Ha lanciato degli esplosivi in carcere”, insiste Bocchino. “Non dica bischerate, hanno lanciato un petardo perché c’era un compleanno di una loro persona che era lì in carcere. State diffamando delle persone inutilmente. È una denuncia equivalente a quando Salvini incitava le persone a lanciare le uova contro D’Alema”.
“Sua figlia era a passeggio con il manganello”
Bocchino non perde la calma, come nel suo stile, e chiosa. “Non dimentichiamo che sua figlia ha quattro condanne definitive e 29 denunce. Insomma non l’ha presa dalle Orsoline”. Apriti cielo. Papà Roberto minimizza le accuse che riguardano la figlia. “Guardi che il reato più grave che ha commesso è quello di concorso morale in resistenza a pubblico ufficiale”.
Papà Roberto sbotta: è diffamazione
Roberto Salis è in campagna elettorale. “Chi vuole ringraziare? Tajani ha riconosciuto il merito al governo e alla diplomazia che ha lavorato senza fare rumore”, chiede la conduttrice. “Guardi mi risulta poco. Noi abbiamo seguito le indicazioni del governo, in particolare di Nordio per la richiesta che risale al 28 marzo. La richiesta ci è stata rifiutata con sdegno. Da allora l’unica novità è che Ilaria è stata candidata alle elezioni europee”. Insomma il merito è di Avs. Papà Roberto è convinto della elezione e parla già di immunità. Ma non sarà impresa facile visto i sondaggi che fotografano verdi e sinistra italiana al di sotto le quorum del 4%. “Il rischio – fa notare Bocchino – è che la politicizzazione in caso di mancata elezione non faccia bene al processo”.
“Lei è un uomo di destra”. “Non ho niente a che spartire con lei”
Altro confronto- scontro quando il giornalista definisce Salis “un uomo di destra, liberale, legalitario, che sa bene che questi comportamenti non sono accettabili in una società normale”. “Guardi – interrompe indispettito il padre della prof militante – io sono liberale non sono fascista non ho niente a che spartire con lei…”. “Ho letto i suoi scritti sui social, anche degli anni passati, lei è un uomo di destra liberale”, incalza Bocchino. “Se Salvini può fare politica perché non può farla mia figlia?”, si scalda Roberto Salis. “Certo che può”. E la parola passa alla pubblicità.