Rai, giornaliste del Tg1 minacciate di morte per non avere aderito allo sciopero. La denuncia del dg Rossi
Non solo il caso Scurati. Nel corso dell’audizione in Vigilanza Il dg Giampaolo Rossi ha voluto focalizzarsi sullo sciopero di lunedì scorso. Con un risvolto inaccettabile. “In queste ore ci sono state alcune giornaliste della Rai, del tg1 in particolare, che non hanno aderito allo sciopero, tra cui la giornalista Laura Chimenti che ha letto le edizioni del tg1, che sono state oggetto di aggressioni violentissime e di minacce di morte persino sui social. Mi piacerebbe che la Commissione esprimesse la sua solidarietà nei confronti delle giornaliste che hanno deciso di lavorare. E e che invece stanno subendo un‘aggressione per il clima che si è venuto a creare per questo sciopero esagerato”.
Giornaliste Rai minacciate di morte per non avere aderito allo sciopero
Lo sciopero flop, che ha segnato la fine del monopolio “rosso” dell’Usigrai ha fatto andare fuori di testa la sinistra. La demonizzazione di colleghi e colleghe che hanno mandato in onda molte edizioni dei Tg ha prodotto un clima inaccettabile. “Le violenze sul web sono alimentate da alcune dichiarazioni fatte. Tutti noi dovremmo dunque attenerci ad un codice di comportamento per evitare che questi signori ne approfittino. Solidarietà di tutta l’azienda Rai alle colleghe”. Sono state le parole con cui l’ad Rai Roberto Sergio in Vigilanza, ha commentando la notizia data da Rossi delle aggressioni social ricevute da alcune giornaliste Rai. “E’ un elemento che dovrebbe essere oggetto di valutazione. Si dovrebbe essere un po’ più cauti quando si dicono le cose, anche giuste e corrette”.
Anche la presidente della Commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia non ha potuto non prendere atto del grave clima intimidatorio. “A nome della Commissione, esprimiamo la solidarietà per le giornaliste che hanno ricevuto minacce di morte. Lo abbiamo sempre fatto e penso di poter parlare a nome di tutta la Commissione”.
Unirai: “Solidarietà alle colleghe minacciate e insultate”
L’ Unirai condanna i gravi attacchi alle colleghe “colpevoli” di non aver aderito allo sciopero e di aver condotto i telegiornali. Il sindacato pluralista della Rai “esprime solidarietà alle colleghe Laura Chimenti e Sonia Sarno: prese di mira sulle piattaforme online. E chiede a tutti di moderare i toni e riportare il dibattito sulla Rai nell’alveo di un confronto civile e democratico. Solidarietà anche alla vicedirettrice del Tg1 Incoronata Boccia vittima di violenti e strumentali attacchi per aver espresso una legittima e articolata obiezione di coscienza sul tema dell’ aborto e della tutela della vita, senza mai indicarlo come reato come invece falsamente attribuitole in un mistificatorio intervento in Commissione di Vigilanza”.
Unirai: Basta alimentare odio contro la Rai e i suoi giornalisti
“Gravi tentativi di intimidazioni e censure, di limitazioni alla libertà di pensiero e azione, che impongono una riflessione sullo stile del dibattito sindacale e politico sui temi inerenti la Rai e richiama a un responsabile ripensamento al fine di evitare esiti imponderabili. Già nei mesi scorsi minacce di morte hanno costretto l’AD, Roberto Sergio, sotto scorta. Basta alimentare l’odio sociale nei confronti della Rai e dei suoi giornalisti”.