Quattordicenne muore dopo aver mangiato le patatine piccanti: l’azienda annuncia il ritiro dagli scaffali

18 Mag 2024 17:55 - di Laura Ferrari

Un quattordicenne affetto da una cardiopatia congenita, è morto per arresto cardiopolmonare poco dopo aver mangiato delle patatine piccanti nel corso di una sfida con altri suoi amici. Il giovane si chiamava Harris Wolobah e il decesso è avvenuto a settembre, in Massachusetts, ma solo ora il medico legale ha confermato la causa della morte: lo snack conteneva un’alta concentrazione di un composto chimico, la capsaicina, presente in natura nel peperoncino.

La notizia della morte per le patatine piccanti: l’azienda si difende con la Cnn

Secondo quanto riferito dalla Cnn, subito dopo la morte del ragazzo, l’azienda produttrice, la Paqui, ha ritirato volontariamente dagli scaffali il prodotto, che era confezionato in una scatola a forma di bara.

“Questo nostro prodotto – ha spiegato un portavoce dell’azienda – è destinato solo agli adulti: sulla confezione c’è un’etichettatura chiara ed evidente che spiega che era sconsigliato a minori, o a chiunque fosse sensibile ai cibi piccanti, o non stesse in condizioni di salute ottimali. Tuttavia abbiamo riscontrato un aumento delle segnalazioni di adolescenti e altri individui che non hanno prestato ascolto a questi avvertimenti. Di conseguenza, sebbene il prodotto rispettasse gli standard di sicurezza alimentare, per estrema cautela abbiamo collaborato con i rivenditori per rimuovere volontariamente il prodotto dagli scaffali”.

Gli esperti medici hanno spiegato al Guardian che, mentre il difetto cardiaco di Harris lo rendeva particolarmente vulnerabile, l’ingestione di grandi quantità di capsaicina può comportare seri rischi anche per coloro che non hanno condizioni cardiache sottostanti.

Il dottor James Udelson, primario di cardiologia presso il Tufts Medical Center, e il dottor Syed Haider, cardiologo presso il MedStar Washington Hospital Center, hanno entrambi sottolineato che un’assunzione significativa di capsaicina può aumentare l’attività cardiaca, portando potenzialmente a ischemia (riduzione del flusso sanguigno) e gravi aritmie.

Le sfide alimentari hanno mandato all’ospedale diversi ragazzini

La sfida, che negli Usa ha guadagnato popolarità attraverso i social media, ha provocato alcuni incidenti, anche mortali, per diversi adolescenti. Un fenomeno che si inserisce in una tendenza più ampia di sfide alimentari estremamente piccanti guidate dalla ricerca della fama su Internet. Tali sfide hanno suscitato avvertimenti da parte dei centri antiveleni e delle autorità sanitarie sul potenziale di gravi reazioni allergiche, difficoltà respiratorie, battiti cardiaci irregolari, attacchi cardiaci e ictus.

 

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