Poliziotto ferito a Milano, Christian Di Martino esce dalla terapia intensiva. I medici: “Non vede l’ora di tornare al lavoro”

16 Mag 2024 14:06 - di Gigliola Bardi
christian di martino

Migliorano le condizioni di Christian Di Martino, il poliziotto accoltellato nei giorni scorsi da un marocchino con precedenti durante un’operazione alla stazione di Lambrate, a Milano. Il vice ispettore oggi, secondo quanto riferito dai medici dell’ospedale Niguarda che lo hanno in cura, uscirà dalla terapia intensiva per essere trasferito nel reparto di Chirurgia del trauma. Del netto miglioramento delle condizioni di Di Martino hanno parlato in mattinata anche il prefetto e il questore di Milano, Claudio Sgaraglia e Giuseppe Petronzi, impegnati in una iniziativa di solidarietà come segno di riconoscenza nei confronti del Niguarda: una donazione del sangue straordinaria da parte delle forze dell’ordine milanesi.

I medici: “Christian Di Martino sta migliorando, lo passiamo al reparto”

“Le sue condizioni stanno progressivamente migliorando. La situazione rianimatoria si è praticamente risolta, per cui in giornata lo trasferiremo nel reparto di Chirurgia del Trauma team, dove continuerà la sua degenza”, ha annunciato il direttore del Dipartimento di Emergenza e del reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Niguarda, Roberto Fumagalli, proprio a margine della donazione di sangue. Fisicamente, ha proseguito Fumagalli, Di Martino sta reagendo “assolutamente molto bene”. “L’intervento è stato molto grosso”, ma “dopo una prima fase estremamente critica, ha fatto vedere sicuramente una fibra molto molto buona. Nei giorni ha mostrato progressivi miglioramenti, tali per cui ad oggi possiamo trasferirlo”.

Il poliziotto ferito a Milano “non vede l’ora di tornare al lavoro”

Anche Stefania Cimbanassi, responsabile Chirurgia generale – Trauma team dell’ospedale Niguarda, che ha operato Di Martino e che oggi lo accoglierà nel suo reparto, ha descritto il vice ispettore come “molto reattivo, in grado di interagire anche in maniera spigliata e simpatica con chi lo assiste quotidianamente, di buonumore ed estremamente desideroso di tornare presto al lavoro”. Per le dimissioni, ha poi chiarito il medico, “ci vorrà ancora qualche giorno”, con una tempistica che “non è in questo momento prevedibile”. “Dovrà recuperare le forze, cominciare l’alimentazione e recuperare quel minimo di autonomia che – ha spiegato Cimbanassi – gli consentirà di tornare prima a casa, nella sua famiglia, e poi nuovamente nella sua famiglia di adozione, il corpo della polizia”.

La visita di prefetto e questore: “In lui si vede la migliore gioventù”

Di Martino ha potuto parlare anche con i colleghi, come raccontato dal prefetto Sgaraglia: “Sta bene, è di buon spirito, siamo molto contenti”. È stato poi il questore a rivelare che “ho percepito un ottimismo che la settimana scorsa non avevo”. “Ho rivisto in lui – ha proseguito il questore – la faccia di tutti quei ragazzi che escono ogni giorno da via Fatebenefratelli (sede della questura di Milano, ndr) pronti a dare il massimo, oltre ogni limite. Ho trovato la migliore gioventù”.

Dalle forze di polizia donazione straordinaria di sangue al Niguarda

La donazione di sangue straordinaria delle forze dell’ordine al Niguarda è nata come segno di riconoscenza verso la struttura sanitaria per l’opera prestata, e tuttora in corso, al collega. All’iniziativa hanno partecipato i diversi corpi milanesi, con metà degli slot disponibili assegnati alla polizia e l’altra metà suddivisa tra carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco, polizia penitenziaria, esercito italiano e polizia locale, che hanno immediatamente abbracciato la proposta.

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