Nessun Paese al mondo ha i senatori a vita come in Italia. Anche il Burundi ci ha rinunciato

31 Mag 2024 15:49 - di Maurizio Ferrini
senatori a vita

Quante nazioni al mondo hanno i senatori a vita esattamente come in Italia: e cioè nominati direttamente dal capo dello Stato e con un mandato fino al decesso del nominato? Piccola anticipazione, senza che arriviate in fondo alla lettura di questo articolo: nessuno.

I senatori a vita come Elena Cattaneo, che nei giorni scorsi è intervenuta nell’aula di Palazzo Madama in un’accorata difesa del suo ruolo, hanno caratteristiche più uniche che rare. Sono infatti nominati dal capo dello Stato – quindi non eletti né direttamente né indirettamente dai cittadini – e in più ricoprono il loro mandato a vita. In un’epoca in cui a vita non restano in carica nemmeno i pontefici, un anacronismo incomprensibile.

Appare illuminante, per avere una prospettiva scevra da condizionamenti politici, l’approfondimento di Carlo Canepa su Pagella Politica.

Un articolo del 21 gennaio 2021, firmato dal fact checker e responsabile editoriale di Pagella Politica, realizzato quando al governo non c’era ancora il governo Meloni e l’abolizione dei senatori a vita non veniva ritenuta un tabù. Un tema che poteva venire affrontato ancora in maniera “laica”, senza anatemi vari e accuse di attentati alla democrazia o come un oltraggio blasfemo alla Costituzione.

Lo studio di Pagella Politica che sbugiarda la sinistra

Nell’articolo di Pagella Politica si chiarisce che esistono molti casi in cui può esserci uno soltanto di questi due elementi (la nomina o il mandato a vita). E nessuno in Europa. Anzi, quello più citato in casa nostra, il parlamento britannico, cita intanto una monarchia e non una repubblica. E già questo rende l’idea di quanto sia anacronista la figura dei senatori a vita.

Come spiega bene l’articolo di Canepa, la House of Lords del Regno Unito, la camera alta del Parlamento britannico conta 800 nominati: non esiste infatti un limite numerico e non c’è un termine di mandato. Possono essere stati nominati dal re o dalla regina, su indicazione del capo del governo, oppure avere ereditato il seggio. Tuttavia, la ciclopica distinzione tra un senatore a vita italiano e un lord britannico è la House of Lords non ha facoltà di votare la fiducia al governo. Insomma, i poteri sono decisamente più light, dato che camera alta del Parlamento britannico esamina per lo più i progetti di legge e può interrogare il governo su temi specifici.

Per avvicinarsi all’attuale modello italiano bisogna uscire dal nostro continente. Andare per esempio in Afghanistan: la Camera degli anziani – la camera alta del Paese asiatico – annovera componenti nominati dal presidente della Repubblica, ma il loro mandato dura solo cinque anni. Per trovare un altro contesto analogo (parzialmente) bisogna addirittura trasferirsi nel Senato dell’Uzbekistan.  Anche in questo caso i senatori nominati dal capo dello Stato restano in carica soltanto per cinque anni.

Congo, Paraguay, Afghanistan: ecco dove sono rimasti i senatori a vita

Se, come scrive Pagella Politica, l’elemento della nomina da parte del capo dello Stato è abbastanza diffuso a livello mondiale, sono rarissimi i casi in cui ci sono parlamentari con un mandato a vita, ma non nominati. In questo caso, come in Italia, riguarda perlopiù gli ex presidenti della Repubblica. Stavolta, bisogna trasferirsi in Africa: nella Repubblica Democratica del Congo, dove gli ex presidenti della Repubblica diventano senatori a vita. Ma anche in Rwanda, e in Burundi. In quest’ultimo caso, anche il Burundi ha ritenuto anacronistica la norma e oggi anche gli ex presidenti burundesi non risultano tra i nomi dei senatori.

Tra le grandi democrazie la figura del senatore a vita è pressoché inesistente: per trovare una condizione simile bisogna avventurarsi nel continente latinoamericano. Anche in Paraguay,  gli ex presidenti della Repubblica diventano senatori a vita, ma non possono votare, hanno infatti solo il diritto di parola. Insomma, attaccare il governo Meloni che propone di eliminarli, suona leggermente ridicolo.

Commenti

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  • Gennaro 31 Maggio 2024

    Anche questa antidemocratica istituzione dei Senatori non eletti dal popoli con centinaia di migliaia di voti ma nominati addirittura a vita da un Presidente
    della Repubblica anche lui non eletto ma nominato dimostra che la nostra Costituzione non e’ stata scritta da Dio Padre Onnipotente! Naturalmente ai comunisti, che hanno la dittatura incorporata, piace perche’ nelle elezioni partono con un vantaggio di 10 Senatori!
    Comunque i Senatori a vita, tutti, moralmente si sono dimostrati di valere ZERO perche’ ben sapendo di non essere stati eletti con il loro voto hanno consentito di fare approvare leggi e mantenere in carica GOVERNI PEZZOTTI !