Migranti, modello Meloni: 15 Paesi Ue chiedono di fare accordi come quello tra Italia e Albania
Migranti a paesi “terzi”: il modello Meloni, con l’accordo tanto contestato dalla sinistra tra Italia e Albania, fa scuola in Europa. Undici Paesi dell’Unione Europea, guidati da Danimarca e Repubblica Ceca, hanno chiesto alla Commissione di trovare “nuove soluzioni” per trasferire più facilmente i migranti verso Paesi al di fuori dell’Unione Europea, anche durante le operazioni di salvataggio in mare. Lo riporta France24. I quindici, tra cui figurano l’Italia e la Grecia, vorrebbero andare oltre il patto sull’immigrazione recentemente adottato dall’Ue che rafforza il controllo sull’immigrazione in Europa. Chiedono alla Commissione Europea “di identificare, sviluppare e proporre nuovi mezzi e nuove soluzioni per prevenire l’immigrazione irregolare in Europa” e citano esplicitamente l’accordo tra Italia e Albania.
Migranti, l’accordo tra Italia e Albania fa scuola in Europa
Tre giorni fa, nel corso della sua visita in Italia, il primo ministro della Repubblica Ceca, Petr Fiala, aveva spiegato di aver appreso dell’accordo tra Italia e l’Albania per il trasferimento dei migranti, direttamente dalla premier Meloni. “Giorgia mi ha spiegato dettagliatamente le iniziative italiane nella cooperazione con l’Albania. Questo è un esempio di modello di cooperazione che può essere provato, magari allargato e sviluppato, e che può essere una strada attraverso cui risolvere il problema dell’immigrazione illegale”, erano state le parole del primo ministro della Repubblica Ceca, Petr Fiala.
Sottolineando come l’immigrazione illegale rappresenti una “grande sfida” per l’Europa, Fiala aveva detto che cercare soluzioni attraverso “partnership con altri Paesi al di fuori dell’Europa” è una possibilità “giusta” per trovare una “soluzione”. Fiala ha quindi sottolineato che nella partita del contrasto all’immigrazione illegale l’Italia gioca “un ruolo fondamentale e importante”, aggiungendo che Repubblica Ceca e Italia sono tra quei Paesi che “vogliono andare oltre il patto di migrazione” e “trovare una vera soluzione che al momento ancora non c’è in Europa”.
Via libera alla riforma del patto Ue
Il Consiglio europeo ha intanto definitivamente adottato oggi la riforma del patto Ue sulla migrazione e l’asilo, un testo che stabilisce una serie di regole che, nelle intenzioni dell’Unione europea, dovrebbe fare in modo che la gestione degli arrivi dei migranti avvenga in modo ordinato. Tra i 27 , Ungheria e Polonia hanno espresso voto contrario contro tutti i testi legislativi, altri si sono astenuti o hanno votato in modo contrario ma nei singoli casi. Tutti i regolamenti e le direttive sono stati però approvati. Gli Stati membri avranno ora due anni di tempo per mettere in pratica le leggi adottate che puntano a stabilire regole comuni per normare l’accoglienza e la ricollocazione dei richiedenti asilo.