Meta indirizza politicamente i social? Agcom interviene, FdI denuncia: “Può condizionare il voto”

23 Mag 2024 18:48 - di Davide Ventola

“L’Agcom ha chiesto chiarimenti a Meta, dando seguito all’esposto che abbiamo presentato la settimana scorsa insieme ad altre forze politiche, per denunciare il controllo dell’informazione politica su Facebook, Instagram e Threads, i social network che fanno capo a Meta. Si tratta di un fatto particolarmente grave, se si considera che tutti i partiti sono in piena campagna elettorale”. Lo dichiarano i deputati di Fratelli d’Italia Francesco Filini e Sara Kelany.

“Da sempre – sottolineano Filini e Kelany – denunciamo le criticità della gestione dell’informazione sui social e sul tema abbiamo depositato una proposta di legge. In particolare, ci preoccupa il fatto che certe policy aziendali possano prevalere sul diritto interno, con un impatto significativo sulla libertà di espressione. I contenuti politici veicolati sulle piattaforme stanno subendo un’alterazione della visibilità, che espone tutte le formazioni politiche al rischio enorme di essere ingiustificatamente tacitate. La decisione dell’Agcom – concludono i deputati di FdI – dimostra che la nostra richiesta di informazioni è fondata e che l’azienda deve fornire delle risposte”.

L’Agcom ha analizzato la segnalazione di 43 politici e 5 giornalisti su Meta

Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella riunione di mercoledì 22 maggio, ha analizzato la segnalazione pervenuta da Leonardo Cecchi e da altri firmatari, di cui 43 esponenti politici e 5 giornalisti, con la quale è stata evidenziata “una possibile violazione del Titolo VI, art. 30 della delibera n.90/24/CONS da parte della società Meta Platforms, Inc.”. In particolare, si legge in un comunicato dell’Agcom, viene segnalata da parte di Meta l’implementazione, sin dal 2021, di policy mirate al controllo dell’informazione politica, sociale e civica che si tradurrebbe in alterazioni della visibilità dei contenuti nei confronti degli utenti delle piattaforme Facebook, Instagram e Threads”.

Meta controlla Facebook, Instagram, Threads (e WhatsApp)

“Inoltre – prosegue la nota di Agcom – i segnalanti sottolineano che le specifiche modalità con le quali Meta opera tali decisioni sono sconosciute. All’esito dell’analisi dell’esposto, il Consiglio ha deciso, con l’astensione della Commissaria Elisa Giomi, di trasmettere una richiesta di informazioni e osservazioni in merito a quanto segnalato alla Società Meta Platforms Ireland Limited, ai sensi della delibera 90/24/CONS relativa alle “Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per l’elezione dei membri del Parlamento Europeo spettanti all’Italia fissata per i giorni 8 e 9 giugno 2024”. L’articolo 30, prevede, infatti, che “Le piattaforme online sono tenute ad assumere ogni utile iniziativa volta ad assicurare il rispetto dei principi di tutela del pluralismo della libertà di espressione, dell’imparzialità, indipendenza e obiettività dell’informazione”. Considerato inoltre il procedimento avviato dalla Commissione europea il 30 aprile scorso nei confronti della stessa Meta per la presunta violazione del Digital Services Act (DSA), il Consiglio – conclude il comunicato – ha assunto all’unanimità la decisione che l’Autorità, in qualità di Coordinatore dei Servizi Digitali (DSC) per l’Italia, trasmetterà la segnalazione e le informazioni provenienti dalla società Meta, non appena disponibili, alla Commissione europea”.

 

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