Gaza, tregua e rilascio di ostaggi sfumano, ancora stallo sull’accordo: Hamas rigetta la proposta di Israele

2 Mag 2024 13:44 - di Redazione
accordo Hamas-Israele

C’era grande attesa per il pronunciamento di Hamas in merito alla proposta di cessate il fuoco di Israele e all’accordo sugli ostaggi elaborato dai mediatori e approvato dalle autorità israeliane. E invece, la prima risposta del gruppo filo palestinese sembrerebbe puntare sul no. Fumata nera dunque: l’organizzazione ha respinto ogni possibilità di conciliazione, sentenziando: «La nostra posizione sull’attuale documento negoziale è negativa», ha dichiarato Osama Hamdan, esponente di Hamas con sede in Libano. Le trattative continuano, riprendendo da questo no, ma il tempo stringe. E il futuro della Striscia di Gaza è sempre più sull’orlo del baratro.

Gaza, negoziato nuovamente in stallo: Hamas respinge la proposta di Israele

Non solo. Mentre Hamas prende altro tempo e analizza il piano preparato dall’Egitto a cui risponderà nelle prossime ore, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto al segretario di Stato americano Antony Blinken che non accetterà un accordo con i miliziani palestinesi che includa la fine della guerra. Lo Stato ebraico, nel frattempo, ha riaperto il valico di Erez con il nord della Striscia dopo circa sette mesi dalla sua distruzione per l’attacco del 7 ottobre. Una mossa sollecitata dagli Usa per portare più aiuti all’enclave palestinese.

Si attende una controproposta di Hamas

Dunque, quella di oggi (giovedì 2 maggio ndr) si profila come una giornata cruciale per la guerra a Gaza. È infatti attesa una controproposta di Hamas al documento elaborato dai negoziatori del Qatar, egiziani e americani, sull’accordo con Israele per una tregua e la liberazione degli ostaggi. A riferirne è il Times of Israel, spiegando che Hamas ritiene che la proposta elaborata non vada abbastanza lontano nel garantire la fine dei combattimenti.

Gaza, dopo il no Hamas avverte: «I negoziati non si sono fermati»

Secondo quanto ha dichiarato Osama Hamdan, esponente del gruppo con sede in Libano, alla Tv Al-Manar, affiliata a Hezbollah, «la nostra posizione sull’attuale documento negoziale è negativa». Tuttavia, ha successivamente puntualizzato l’ufficio stampa di Hamas, «non significa che i negoziati si siano fermati».

Il nodo della fine della guerra a gaza come punto chiave e parte integrante dell’accordo

I colloqui per una tregua tra Israele e Hamas sono in stato avanzato, ma le parti restano distanti sulla questione chiave se la fine della guerra nella Striscia di Gaza debba essere passo integrante dell’accordo. E se il segretario di Stato americano, Antony Blinken, che in Israele ha incontrato Benjamin Netanyahu, parla di progressi «reali e significativi», il premier israeliano ribadisce che non accetterà alcun accordo con Hamas che preveda la fine della guerra a Gaza».

Tel Aviv bloccata da nuova protesta

e sullo sfondo di una controversa e difficilissima trattativa negoziale, si è registrata una nuova protesta a Tel Aviv. Manifestanti hanno bloccato la Ayalon Highway, tornando così a chiedere un accordo che porti alla liberazione degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall’attacco del 7 ottobre in Israele. Lo riportano i media israeliani. «O Rafah o gli ostaggi, scegliete la vita», è lo slogan esposto su un grande striscione che svetta dal presidio dei manifestanti che bloccano la strada, già teatro di simili iniziative nelle scorse settimane.

 

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