Gaza, Netanyahu: “Hamas non vuole l’intesa”. Intanto il governo israeliano spegne Al Jazeera

5 Mag 2024 14:09 - di Laura Ferrari
Netanyahu chiude al jazeera

Sono ripresi a Il Cairo i colloqui per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco di Israele a Gaza, ma dalle notizie che filtrano è di nuovo muro contro muro.  Israele non accetterà un accordo con Hamas che richieda la fine della guerra. Lo ha infatti detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in una dichiarazione video che giunge mentre negli ultimi giorni si rincorrono voci su pressioni internazionali affinché Israele accetti una fine della guerra a Gaza nell’ambito dell’accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco. Lo riporta il Times of Israel.

Hamas chiede il cessate il fuoco, arriva il secco no di Netanyahu

Nel video, Netanyahu afferma che Israele non accetterà la fine della campagna e il ritiro dei soldati dell’Idf dalla Striscia: “Israele non può accettarlo”, “non siamo pronti ad accettare una situazione in cui i battaglioni di Hamas escano dai loro bunker, riprendano il controllo di Gaza, ricostruiscano le loro infrastrutture militari e tornino a minacciare i cittadini di Israele nelle comunità circostanti, nelle città del sud, in tutte le parti del Paese”. E ancora: “Israele non accetterà le richieste di Hamas, che significano resa, e continuerà a combattere fino a quando tutti i suoi obiettivi non saranno raggiunti”.

Nelle stesse ore, i leader di Hamas hanno cominciato al Cairo la seconda giornata di trattative con i mediatori di Egitto e Qatar, ma rappresentanti della fazione islamica hanno denunciato la “mancanza di progressi”. Hamas è arrivata al Cairo – ha detto, citato dai media israeliani, uno dei suoi rappresentanti – con la determinazione di raggiungere un accordo “ma non ad ogni prezzo”. “Una intesa – ha aggiunto – deve mettere fine alla guerra e portare fuori da Gaza l’Idf. Israele ancora non si è impegnato”. Israele è fermo sulla sua posizione di non porre fine alla guerra e di non ritirarsi dalla Striscia.

La protesta di Al Jazeera: così Israele aumenta la tensione in Medio Oriente

Una guerra che si combatte anche sul fronte mediatico. Il ministro israeliano delle comunicazioni ha infatti ordinato il sequestro delle apparecchiature di trasmissione della tv Al Jazeera dopo che il governo ha deciso di chiudere il canale di notizie con sede in Qatar nel paese. Secondo l’ordine emesso dal ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi, Israele sequestrera’ i dispositivi “utilizzati per fornire i contenuti del canale”, comprese apparecchiature di editing e routing, telecamere, microfoni, server e laptop, nonche’ apparecchiature di trasmissione wireless e alcuni telefoni cellulari.

La decisione di Israele di fermare le attività della tv nel Paese “intensifica la lunga faida contro al Jazeera” e “minaccia di aumentare le tensioni con il Qatar, che finanzia l’emittente, in un momento in cui Doha sta svolgendo un ruolo chiave negli sforzi di mediazione per fermare la guerra a Gaza”. Lo scrive Al Jazeera sul suo sito. Israele, afferma ancora l’emittente, “ha da tempo un rapporto difficile con al Jazeera, accusandola di parzialità nei suoi confronti e di collaborazione con Hamas. La rete con sede in Qatar ha ripetutamente respinto le accuse. Al Jazeera è stato uno dei pochi media internazionali a rimanere a Gaza durante la guerra, trasmettendo scene sanguinose di attacchi aerei e ospedali sovraffollati e accusando Israele dei massacri”.

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  • Blu cordoni 5 Maggio 2024

    Doveva farlo prima!