Europee, così FdI è riuscita a garantire il voto agli studenti fuori sede. Balboni: “Ne siamo fieri”

23 Mag 2024 16:13 - di Natalia Delfino
europee studenti fuori sede

La volontà politica e la capacità di usare a pieno gli strumenti parlamentare. FdI le ha messe in campo entrambe per arrivare a consentire il voto degli studenti fuori sede già alle europee, riuscendo a portare a casa un risultato atteso da 15 anni e che sarebbe fallito nuovamente senza l’esercizio deciso di entrambi i fattori.

L’intuizione di FdI per garantire il voto agli studenti fuori sede già alle europee

“Dopo tanti anni di immobilismo, FdI dà finalmente le matite agli studenti fuori sede. Mi rivolgo a loro ricordando che potranno votare nei luoghi in cui studiano grazie al governo Meloni”, ha detto la senatrice di FdI Domenica Spinelli, segretario della commissione Affari costituzionali, nel corso di una conferenza stampa sul voto ai fuori sede che si è tenuta in Senato. “Su ogni provvedimento assistiamo a una narrazione che non corrisponde a verità. Io sono relatrice della legge delega arrivata a gennaio”, ha proseguito, spiegando che “tecnicamente non c’erano i tempi per consentire il voto già alle europee, ma grazie all’intuizione del senatore Balboni in commissione Affari costituzionali, di cui è presidente, e all’impegno del sottosegretario Ferro a risolvere le difficoltà tecniche, siamo riusciti a inserire un emendamento nel primo dl utile, il dl Elezioni”.

Un provvedimento atteso per oltre 15 anni da mezzo milione di ragazzi

“Mezzo milione di studenti fuori sede aspettava da 15 anni di poter votare nel luogo in cui studia e soltanto oggi, grazie a FdI e al governo Meloni, hanno ricevuto risposta”, ha rivendicato il deputato di FdI e presidente di Gioventù nazionale, Fabio Roscani. “Qualcuno, gli stessi che quando erano al governo non sono riusciti a dare risposte, ci accusa di non aver fatto abbastanza. Replichiamo che abbiamo iniziato dagli studenti, per dare finalmente un segnale alle giovani generazioni e perché rappresentano l’anello più debole”, ha detto ancora Roscani, ricordando che “gli studenti infatti non hanno uno stipendio per poter tornare a casa, spesso si sono trovati costretti a scegliere tra tornare a casa ed esercitare il proprio voto oppure sostenere un esame. Ad ogni modo – ha sottolineato – c’è una legge delega approvata alla Camera e ora allo studio al Senato per comprendere anche i lavoratori”.

Balboni: “Molti fieri di questo risultato”

“Come presidente della Commissione Affari Costituzionali sono molto fiero che si sia riuscito in tempi così brevi ad approvare questo importante disegno di legge, finalmente gli studenti fuori sede potranno votare per le elezioni europee senza dover ritornare a casa, e quindi evitandosi un lungo e inutile viaggio”, ha detto Balboni, a margine della conferenza stampa. “È una norma sperimentale che – ha chiarito il presidente della Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama – speriamo di poter implementare nel prossimo futuro, perché il diritto di voto è un diritto fondamentale e tutti i cittadini devono essere messi in condizione di esercitarlo”.

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