Dissequestrati i due pitbull che sbranarono il piccolo Francesco Pio di 13 mesi: non saranno abbattuti

7 Mag 2024 18:50 - di Redazione

Non saranno abbattuti. La Procura di Salerno, diretta dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, ha disposto il dissequestro dei due pitbull (Totò e Pablo) che il 22 aprile scorso aggredirono, uccidendolo, il piccolo Francesco Pio di soli 13 mesi. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che in un comunicato si congratula con i magistrati che hanno preso questa decisione “che va nel rispetto della vita dei due animali e che dà loro una prospettiva di recupero“.

Al momento i cani che aggredirono il bimbo che era in braccio allo zio sono in un rifugio nel Casertano e, a quanto si apprende, dovranno essere sottoposti ad un percorso di recupero a Napoli a spese dei proprietari, ora indagati assieme alla madre e ai due zii del piccolo.

Eboli, dissequestrati i pitbull che uccisero il piccolo di 13 mesi

Se  i proprietari decidessero di non sostenere economicamente questo percorso, gli animali saranno dati in affido, dopo essere stati recuperati. “L’Oipa – prosegue la nota – auspica che questo indirizzo della Procura di Salerno faccia scuola e che sia un modello da seguire in casi analoghi. Dove cani impegnativi siano protagonisti di episodi di aggressione più o meno gravi”.

L’Oipa plaude alla scelta dei magistrati

L’associazione è tornata a chiedere al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente. “A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia – ricorda l’Oipa – prevedendo la concessione di patentini per la detenzione di alcune razze o simil-razze”.

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