Bocchino gela Celestini ossessionato dal fascismo: lo vedi ovunque, forse perché a sinistra non avete un leader (video)

29 Mag 2024 16:14 - di Chiara Volpi
Bocchino Celestini

Il match (ormai diventato praticamente un appuntamento quasi settimanale) tra Italo Bocchino e Ascanio Celestini si aggiorna all’incontro di ieri sera negli studi di La7 presidiati da Giovanni Floris con diMartedì. L’argomento di giornata è, neanche a dirlo, il “saluto” in quel di Caivano tra la premier Meloni e il governatore campano De Luca che per 24 ore (e non solo) ha terremotato il campo del politicamente corretto tanto caro alla sinistra. Così, quando in studio, chiamato a commentare i fatti, interviene l’autore e attore teatrale romano, aedo militante del mainstream, si innesca il detonatore per altre deflagrazioni. Contraccolpi che Bocchino intercetta e neutralizza, finendo per mettere a tacere il verboso interlocutore.

Scintille in tv tra Bocchino e Celestini: il terreno dello scontro è il solito “allarme fascismo”

Il leitmotiv è sempre lo stesso: e poco importa al menestrello della sinistra se per intonarlo nella giornata della rinascita di Caivano e dell’incontro-scontro tra premier e governatore si parte da lontano e si fa un giro lunghissimo per tornarci su “a bomba”. Tant’è: e così, esordendo con il suo intervento, l’autore-attore commenta: «La Meloni stava Caivano oggi, ma sappiamo dove sarebbero dovuti stare i rappresentanti delle istituzioni»… afferma Celestini. Incalzando a stretto giro: «C’è un pezzo di Paese e purtroppo delle istituzioni che non ha mai digerito la fine del fascismo», attacca poi.

L’attore paladino della sinistra lo vede ovunque: pure a Caivano…

Anzi, “si attacca”, come sottolinea in replica Bocchino, che infatti rilancia: «Caro Celestini, lei il fascismo se lo sogna pure la notte. E le spiego perché. Si attacca al fascismo perché la sinistra non ha un programma elettorale o un leader politico. Ma dove sta ‘sto fascismo? – rimarca l’ex parlamentare animando il botta e risposta –. Il problema oggi è che c’è un governo di destra conservatore che non vi piace. Ma avete perso le elezioni», ribadisce.

Bocchino gela Celestini: il fascismo te lo sogni pure di notte, forse perché a sinistra…

Il primo round si chiude a favore di Bocchino. Ma sul ring c’è ancora molto su cui combattere. E allora, tornando a Caivano, l’ex parlamentare sottolinea che «Meloni ha fatto una cosa eccezionale: laddove c’era una discarica al posto di un centro sportivo dove si violentavano ragazzine di 10, 12 o 14 anni, ha riportato la legalità, lo Stato». Sul saluto colorito della premier poi si concentra la parte finale del match: «È una risposta di grande comunicazione nei confronti di chi si era si era comportato in maniera volgare nei confronti del Presidente del Consiglio. E finalmente abbiamo visto De Luca impietrito» conclude Bocchino. Innegabile: De Luca ammutolito; e a quel punto anche Celestini sembra gelato…

 

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