Allarme natalità, nuovo monito del Papa: tutti hanno un cagnolino o un gatto ma non fanno figli

8 Mag 2024 13:36 - di Redazione

Papa Francesco lancia un nuovo allarme sulla denatalità in preoccupante crescita, come certificano tutti i dati che fotografano le nascite stabilmente al di sotto della soglia di 400mila all’anno. Bergoglio, che venerdì interverrà agli Stati generali della natalità, ricevendo in udienza i partecipanti alla consultazione “La cura è lavoro, il lavoro è cura”,  ha acceso nuovamente i riflettori sulla natalità. “Questi Paesi ricchi non fanno figli: tutti hanno un cagnolino, un gatto, tutti, ma non fanno figli. La denatalità è un problema, e la migrazione viene ad aiutare la crisi che provoca la denatalità. Questo è un problema molto grave”.

Papa Francesco: tutti hanno un cagnolino ma non fanno figli

“Tuttavia – ha aggiunto – molti migranti e lavoratori vulnerabili non sono ancora pienamente integrati nella pienezza dei diritti, sono cittadini ‘di seconda’, restando esclusi dall’accesso ai servizi sanitari, alle cure, all’assistenza, ai piani di protezione finanziaria e ai servizi psicosociali”. Stop a pregiudizi e ideologie sulle persone costrette a lasciare i loro paesi dilaniati da guerre, violenze e povertà – ha detto ancora il pontefice.

Più sicurezza connessa gli impatti ambientali

Riflettori puntati anche sui temi più caldi dell’attualità. A cominciare dalla sicurezza sul lavoro, tornata tristemente alla ribalda con la strage di Casteladaccia. “È fondamentale che le condizioni del lavoro siano connesse con gli impatti ambientali. Prestando molta attenzione ai possibili effetti in termini di salute fisica e mentale delle persone coinvolte, nonché di sicurezza”. Così papa Francesco a pochi giorni dal drammatico incidente sul lavoro nel palermitano dove sono morti cinque operai.

L’appello alla pace in Ucraina e in Medioriente

Al termine dell’udienza generale, poi, ha rinnovato l’accorato appello per la pace nel mondo. “Oggi – ricorda nel corso dei saluti ai fedeli di lingua italiana- la Chiesa eleva la preghiera della “Supplica” alla Madonna del Rosario di Pompei. Invito tutti ad invocare l’intercessione di Maria, affinché il Signore conceda pace al mondo intero, specialmente alla cara e martoriata Ucraina, alla Palestina, a Israele, al Myanmar”.

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