Al via il Salone del Libro edizione numero 36. Polemica per la cancellazione dell’appuntamento con Sgarbi

9 Mag 2024 15:05 - di Redazione

Si apre il sipario sul Salone del Libro di Torino. Ai più giovani la fiera – la più grande di sempre con i suoi 137mila metri quadrati tra Lingotto, Oval e Centro congressi – dedica per la prima volta un intero padiglione. A tagliare il nastro con la presidente Annalena Benini, al suo debutto da direttrice, i ministri della Cultura Gennaro Sangiuliano e Giuseppe Valditara, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. Poi la lezione inaugurale di Elizabeth Strout, una delle voci più importanti della letteratura americana contemporanea. La ‘Vita immaginaria’ il tema di questa edizione numero 36. Tra gli ospiti più attesi Salman Rushdie in dialogo con Roberto Saviano. Rushdie presenterà il suo nuovo libro, Coltello. Meditazioni dopo un tentato assassinio (Mondadori, 2024) dove fa rivivere per la prima volta gli eventi traumatici che l’hanno coinvolto nell’attentato del 12 agosto 2022.

Ma nella prima giornata non sono mancate le polemiche.  Il Salone ha infatti cancellato la presenza di Vittorio Sgarbi perché candidato per Fratelli d’Italia nella circoscrizione Italia Meridionale alle elezioni europee. “È con grande amarezza – commenta Sgarbi in una nota parlando di segnale inquietante – che apprendo della cancellazione della presentazione del mio libro su Michelangelo Stupore e paura, (edito da La nave di Teseo) al Salone del Libro di Torino, prevista per domenica 12. Mi rassicura la casa editrice che non si tratta di una censura personale (per la quale gridare contro il regime come Scurati), ma di una norma non scritta che prevede che chi è candidato alle elezioni( immagino di qualsiasi tipo) in regime di par condicio non possa presentare un Libro”. “È un momento triste per l’Italia perché – conclude Sgarbi – sancisce dannose incompatibilità e, attraverso proibizioni e limitazioni, invece di garantire pari diritti, impone falsi doveri”.

“Seguiamo le regole della campagna elettorale, naturalmente. Quindi i politici candidati, mi sembra anche una questione di eleganza, non possono presentare i libri, ma il Salone è aperto a tutti e accoglieremo tutti con gioia”, commenta la direttrice Annalena Benini. Anche il vicepremier, Matteo Salvini, non presenterà il proprio volume, ma si limiterà a un firmacopie.

 

 

 

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