Addio all’Alpino Luigi Marsilio, padre di Marco e volto di un Abruzzo che non si arrende
“L’Alpino Luigi Marsilio è andato avanti. Lo accolga il Signore delle Cime”. Nel ricordare sui social l’amato padre morto stamattina, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha voluto presentarlo nella veste che gli era più cara: quella di alpino, appunto. E, con ancora più precisione, di artigliere di montagna. Luigi Marsilio aveva 90 anni, se n’è andato serenamente nella sua casa di Tocco da Casauria, in provincia di Pescara, dove era voluto tornare, da pensionato, dopo una vita di lavoro a Roma.
“L’Alpino Luigi Marsilio è andato avanti”: il governatore ricorda il padre sui social
Luigi nella sua lunga vita è stato tante cose: esponente di quella generazione indefessa che ricostruì l’Italia dopo la guerra, geometra in un Paese in cui il diploma era traguardo nient’affatto scontato, papà e marito devoto, perfino “testimonial” della rinascita dell’Abruzzo negli ultimi anni. Ma soprattutto gli piaceva pensarsi con la penna nera in testa, orgoglioso di quella storia e di quei valori che sempre lo hanno accompagnato. Con quel berretto compare anche nella foto postata dal figlio, fiero con i tricolori sullo sfondo e uno sguardo penetrante che lascia intuire l’indole. “Un ringraziamento sentito per la partecipazione al nostro dolore”, è la conclusione del post di Marsilio, che è stato abituato fin da bambino, coi fratelli, a seguire il padre nei raduni, appuntamento di svago immancabile in una vita che per il resto Luigi aveva votato al dovere. Anche il giorno prima di morire Luigi aveva voluto ascoltare i canti degli alpini.
Testimonial di un Abruzzo che non si arrende
Numerose le condoglianze che stanno giungendo in queste ore, da quelle del capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti, a nome di tutti i deputati, a quelle del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a nome di tutta la municipalità, dal ministro Adolfo Urso a tutti i gruppi di opposizione. Tantissime poi le dimostrazioni di affetto dei cittadini abruzzesi, che avevano imparato a conoscere Luigi anche per motivi politici: aveva prestato il volto alle campagne elettorali del figlio, testimonianza vivente di un legame con la terra d’Abruzzo che per i Marsilio non solo non era mai stato reciso, ma che era stato rinsaldato non appena la vita lo aveva consentito. Ma Luigi credeva nel progetto politico del figlio non solo per i legami di sangue: benché non avesse mai fatto politica attivamente, nella sua vita aveva sempre creduto nei valori della destra e – inevitabilmente per un alpino convinto – della patria.
L’amore della famiglia, il senso del dovere, la forza delle radici: 90 anni di vita e valori
Luigi era nato il 22 aprile del 1934, aveva dunque raggiunto da poco il ragguardevole traguardo dei 90 anni, circondato da una ricchezza che è riduttivo esercizio di cronaca catalogare in numeri: una moglie amata per oltre 50 anni, Beatrice; quattro figli: Antonella, scomparsa prematuramente nel 2006, i gemelli Marco e Laura (già assessore al Comune di Roma) e poi Claudio (anche lui con alle spalle un’antica militanza a destra); cinque nipoti: Nunzia, Costanza e Federico, Tito Flavio e Lucio Valerio. E, ancora, le amate nuore, Stefania e Silvia, e l’amatissimo fratello, Mario, di quattro anni più giovane, con la moglie Mariella.
I funerali a Tocco da Casauria
A tutti i cari familiari di Luigi Marsilio, a coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato giungano le condoglianze degli amici del Secolo d’Italia. Per chi volesse porgere l’ultimo saluto, i funerali si svolgeranno domani (11 maggio) alle ore 11, nella chiesa del Paradiso, detta “Osservanza”, a Tocco da Casauria (Pe), uscita Bussi Popoli dall’A24.