Vino, Lollobrigida: “Dobbiamo proteggere l’Italia. Attenti al nuovo proibizionismo”

15 Apr 2024 10:28 - di Redazione
Vino lollobrigida

“Senza vino saremmo un’Italia più povera”. ‘Così il ministro Lollobrigida. “Abbiamo riunito per la prima volta nel nostro Paese le 30 nazioni dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del vino. L’Oiv è nata nel 1924 dopo una grande pandemia e delle guerre. Oggi viviamo giorni simili e assistiamo al tentativo di alcune nazioni di reintrodurre un nuovo proibizionismo attraverso le etichette. Mentre le etichette devono indurre a un consumo moderato e consapevoleà; ma non devono terrorizzare il consumatore”. Lo sottolinea il ministro per le politiche agricole e la sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, in un’intervista a ‘La Stampa‘, a margine dell’edizione numero 56 di Vinitaly: uno dei punti di riferimento internazionali più importanti del settore. Un crocevia di incontri istituzionali e chi produce, chi compra e chi vende. Fino a mercoledì. Da anni ormai questa fiera è diventata una vetrina per presentare studi, ricerche e prodotti innovativi.

Vino, Lollbrigida: “Qual è il nostro segreto”

”Con tanti ministri abbiamo parlato delle vere sfide del vino: bere di qualità, pagare il giusto, sostenere le aziende -aggiunge Lollobrigida-. Poi è sempre evidente come l’Italia sia la nazione della qualità del cibo. Il nostro cibo è percepito come espressione delle nostre eccellenze. Ma sapete quale è il nostro segreto? La sovrapposizione di tante culture, di tante contaminazioni. La nostra storia ci ha lasciato tanto dall’epoca romana quando eravamo il centro del mondo allora conosciuto; agli arabi e a tutte le culture che sono passate nel nostro Paese. Questa contaminazione per il mondo è eccezionale, questa è la nostra forza”.

Il ministro a Vinitaly: “Non possiamo punire i nostri agricoltori”

”L’Europa ci chiede un ruolo attivo, soprattutto in agricoltura -continua il ministro-. Quando parliamo di sostenibilità, dobbiamo farlo in senso realistico ed economico a protezione di chi produce con correttezza. Stiamo riconquistando questa posizione, si sta riacquistando sensibilità su questi temi. Anche perché nel mondo tutta l’Europa combatte contro tanti altri continenti per i mercati. E non possiamo punire i nostri agricoltori perché se siamo costretti a ridurre le produzioni dobbiamo comprare da altri; acquistando magari da chi usa gli stessi agro-farmaci che noi vietiamo”.

Lollobrigida: “Senza alcol non è vino. Si chiami in un latro modo”

“L’italiano è una lingua che definisce tutto con precisione: se parliamo di una bevanda che nasce dall’uva e si trasforma grazie alla fermentazione alcolica, il nome è vino. Il resto non lo è. Si chiami bevanda a base di uva, ma non vino, se non contiene alcol. Seguiremo le norme europee, ma attenzione a possibili effetti negativi sul mercato”. Il ministro ha aggiunto: senza  vino sarebbe “un’Italia più povera”.

 

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