Viale, un’altra giovane paziente accusa il ginecologo abortista di molestie sessuali

3 Apr 2024 19:29 - di Redazione

Una nuova denuncia per presunte molestie è stata presentata alla Procura di Torino contro il ginecologo torinese e consigliere comunale di +Europa Silvio Viale. Il medico, noto con il nome di “dottor Morte” per i suoi diecimila aborti e per le campagne per l’eutanasia,  a febbraio, infanti, era finito dentro un’inchiesta ‘Me too’, dopo che quattro sue giovani pazienti, tra i 20 e i 25 anni, lo avevano accusato di violenza sessuale. Una ragazza di 24 anni, accompagnata dall’avvocata Benedetta Perego, ha raccontato agli inquirenti di quanto sarebbe avvenuto nel marzo 2023, nello studio privato di Viale. La giovane si era rivolta al medico per un consulto di routine, visto che il dottore,  celebre per le sue battaglie per l’aborto e la pillola RU-486, era da tempo il medico della madre. Ma durante la visita la 24enne si sarebbe trovata in una situazione da lei descritta come spiacevole e umiliante.

Viale, un’altra paziente lo accusa di molestie sessuali

Nell’occasione, secondo la giovane, Viale, difeso dall’avvocato Cosimo Palumbo, avrebbe pronunciato frasi imbarazzanti e ambigue del tipo “Se cambi fidanzato, ricordati di me”. Dopo essere uscita dallo studio, la ragazza aveva deciso di non raccontare quello che era accaduto, per timore di non essere creduta. Le denunce delle quattro donne apprese dai social, però, le hanno dato coraggio. Dopo averne parlato con la madre e un’amica, si è presentata davanti ai magistrati che indagano su Viale.

Il fascicolo aperto dalla Procura di Torino

Le prime quattro denunce erano arrivate in Procura dopo che le giovani pazienti di Viale si erano incontrate per caso in piazza, durante una manifestazione organizzate a novembre da ‘Non una di meno’, per l’omicidio di Giulia Cecchettin. Le ragazze si erano riconosciute nel racconto letto da una manifestante, in cui però non veniva fatto il nome del ginecologo. Ai magistrati le ragazze avevano raccontato di aver subito molestie, palpeggiamenti e frasi a sfondo sessuale nel corso di un primo appuntamento nello studio del medico. Studio privato che venne perquisito, insieme a quello che Viale utilizza all’ospedale ginecologico Sant’Anna, alla ricerca anche di foto intime delle pazienti, scattate durante le visite e non adeguate al contesto medico. Silvio Viale si è sempre difeso dalle accuse.

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