Suviana, ritrovato il corpo dell’ultimo disperso. Sbarra replica all’attacco di Landini

12 Apr 2024 11:34 - di Luciana Delli Colli
suviana ultimo disperso

È stato recuperato l’ultimo disperso nell’esplosione avvenuta nella centrale a Bargi, vicino al lago di Suviana. A quanto trapelato dalla prefettura di Bologna, il corpo è stato recuperato, ma l’identificazione ufficiale non è ancora avvenuta. Dopo i tre recuperi di ieri, all’appello mancava il napoletano Vincenzo Garzillo. Sale dunque ormai a sette il triste bilancio della strage. Una buona notizia arriva, invece, dal fronte dei feriti: l’ospedale Sant’Orsola di Bologna ha fatto sapere che l’operaio di 35 anni ferito dopo l’esplosione e ricoverato presso la struttura in rianimazione è fuori pericolo.

Recuperato il corpo dell’ultimo disperso di Suviana

Garzillo, 68 anni, era un ex dipendente Enel, ormai in pensione da un anno e mezzo dopo 46 anni di lavoro. Proprio per le sue spiccate esperienza e competenza, veniva spesso chiamato per consulenze in materia di grandi impianti idroelettrici. A Suviana era arrivato martedì scorso per supervisionare la riattivazione delle macchine. L’ultimo corpo ritrovato ieri dai sommozzatori dei vigili del fuoco era stato quello di Alessandro D’Andrea. Il ritrovamento è avvenuto nella serata, dopo una giornata in cui erano stati ritrovati anche gli altri due dispersi: Adriano Scandellari e Paolo Casiraghi. Chiusa drammaticamente la pagina dei dispersi, restano ora aperta quella delle indagini, delle riflessioni e, anche, delle polemiche politiche.

Scontro tra i sindacati: Sbarra replica all’attacco di Landini

A far discutere è, soprattutto, l’attacco scagliato dal leader della Cgil, Maurizio Landini, alla Cisl, che non ha partecipato allo sciopero indetto dopo la strage. La Cisl “davanti ai morti ha deciso di non scioperare”, sono state le parole di Landini. “Quella del leader della Cgil è “una frase di una infelicità unica, falsa nel merito, grave nei toni. Spero che Maurizio sia stato frainteso. Tutto serve al Paese tranne questa demagogia incendiaria, questo populismo che arroventa il clima nelle fabbriche e nelle comunità lavorative”, ha commentato il leader della Cisl, Luigi Sbarra, intervistato da Libero. “Occorre responsabilità: la vertenza sulla sicurezza e contro le morti sul lavoro deve unire politica, istituzioni e parti sociali, non mettere contro i lavoratori”, ha proseguito Sbarra, ricordando lo sciopero di 4 ore della Cisl a Bologna subito dopo la tragedia e l’allarme lanciato dal sindacato sulle esternalizzazioni.

Ronzulli: “Dal segretario della Cgil comportamento assurdo”

Intervistata dal Giornale, Licia Ronzulli, ha ricordato che “ci sono familiari che stanno piangendo i loro cari, sono ancora in corso le ricerche per recuperare i corpi dei dispersi, sperando in un miracolo”. “Di fronte a tutto questo, Landini aumenta le ore di sciopero per raccogliere qualche tessera in più in vista dei congressi sindacali. Questo è sciacallaggio. Il segretario della Cgil usa la tragedia di Suviana per fomentare i lavoratori, quasi rappresentasse tutte le sigle. È assurdo”, ha concluso.

L’appello del cardinale Zuppi: “Lavoro e morte non possono e non devono abbracciarsi”

Sul tema della sicurezza sul lavoro è intervenuto anche il cardinale Vincenzo Zuppi. “Le chiamiamo ‘morti bianche’, ma in realtà non sono bianche, perché sporcano le nostre coscienze. Lavoro e morte non possono e non devono abbracciarsi. Mai devono coincidere! L’occupazione è vita, vitalità, dignità della persona e di intere famiglie, per molti è vocazione, socialità, valorizzazione delle competenze”, è stato il monito del presidente della Cei e arcivescovo di Bologna.

 

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