Solidarietà di Mattarella a Salis, Foti spegne le polemiche: “Lo aveva fatto anche La Russa”

2 Apr 2024 8:48 - di Leo Malaspina

“Bene ha fatto il Capo dello Stato a esprimere la sua solidarietà. Ricordo però che un mese fa il presidente del Senato Ignazio La Russa ha fatto lo stesso, ricevendo Roberto Salis. Il governo si deve muovere tramite la diplomazia. Guardi quanto è durata la vicenda Chico Forti. A prescindere dai reati che le vengono contestati, non mi piacciono le catene, una forma di virilità giuridica ridicola”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, in un’intervista a ‘La Stampa’, spegne le polemiche sollevate da qualche giornale di sinistra su una presunta insofferenza del governo Meloni alla vicinanza espressa dal Quirinale alla detenuta italiana, sulla quale – come ha più volte precisato l’esecutivo – la diplomazia italiana sta facendo tutto il possibile.

Foti e i temi della scuola

L’intervista tocca anche altri temi relativi alla scuola, alle proteste nelle università e alle minacce dei gruppi filo-palestinesi. Foti frena sulla riforma delle classi “straniere” annunciata dal ministro Valditara: “Dovrei leggere il testo del provvedimento per commentarlo. Dico solo che nella città in cui vivo, Piacenza, la presenza di alunni non italiani è superiore al 20 o 30 per cento del totale in molti istituti. Non è una scelta. Se in una scuola ci sono cento bambini, settanta stranieri e trenta italiani, anche se li ridistribuisci in quattro classi, il rapporto rimane lo stesso”.

E sulla sospensione delle attività per il Ramadan, come a Pioltello, il capogruppo di FdI spiega: “I calendari scolastici vanno rispettati per quello che sono, senza sospendere di volta in volta per altre fallaci ragioni. Per di più, il cattolicesimo, pur non essendo religione di Stato, è un culto praticato dalla maggioranza degli italiani”. Le proteste e le censure, nelle università, non trovano giustificazioni, secondo Foti. “Non entro nel tema della legittimità. Mi sembra una follia confondere un intero Paese e ciò che il suo governo può rappresentare in una fase specifica, magari in distonia con il corpo docente. Le cooperazioni in ambito universitario servono a legare i popoli e superare i pregiudizi, anche culturali”.

I rapporti con la Lega e le mozioni di sfiducia

Si passa poi ai rapporti con la Lega e alla mozione di sfiducia contro il vicepremier Salvini perché «non rinnega i rapporti di collaborazione con il partito di Putin». “Non so quali siano le informazioni in possesso dalle opposizioni. Mi sembra si parli di accordi mai concretizzati. Se hanno degli elementi probanti, li vedremo, ma così non sarà. La sinistra sbaglia a evocare ogni giorno le dimissioni di questo o di quel ministro. È una strategia che non va da nessuna parte. Santanché? Non so cosa vorrà fare la ministra quando avrà contezza di quello che le viene contestato. La richiesta di poter accedere ai documenti e chiedere l’interrogatorio avviene prima della eventuale richiesta di rinvio a giudizio. Non siamo ancora lì”.

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