Sfruttare la maternità surrogata diventa crimine europeo: il Parlamento Ue l’inserisce fra i reati di tratta

23 Apr 2024 18:53 - di Gigliola Bardi
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Il Parlamento europeo ha inserito lo sfruttamento della maternità surrogata tra i reati a livello europeo che rientrano nel perimetro del traffico di essere umani, al pari dei matrimoni forzati e delle adozioni illegali. La novità è stata introdotta nel testo della direttiva che amplia il campo di applicazione delle attuali misure contro la tratta e per la protezione delle vittime. Il testo ha ricevuto il via libera dalla plenaria di Strasburgo con 563 voti a favore, 7 contrari e 17 astenuti. La direttiva dovrà ora essere adottata formalmente dal Consiglio Ue, per poi entrare in vigore 20 giorno dopo la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Il Parlamento Ue criminalizza lo sfruttamento della maternità surrogata a livello europeo

“Per sostenere le azioni dell’Ue contro la tratta di esseri umani anche al di là del lavoro e dello sfruttamento sessuale, la nuova legge criminalizza a livello europeo anche il matrimonio forzato, l’adozione illegale e lo sfruttamento della maternità surrogata”, si legge nel comunicato dell’Europarlamento, che chiarisce come la nuova normativa provvederà, tra l’altro, a “rafforzare il coordinamento tra le autorità anti tratta e quelle in materia di asilo”; “criminalizzare l’uso dei servizi forniti da una vittima della tratta, qualora l’utente sappia che la vittima è sfruttata, al fine di ridurre la domanda di sfruttamento”; “introdurre sanzioni per le imprese condannate per tratta, ad esempio escludendole dalle procedure di appalto e dall’ottenimento di aiuti pubblici o sovvenzioni”; tutelare le vittime sia rispetto all’eventualità siano state costrette a commettere crimini sia fornendo loro sostegno per l’accesso a rifugi o alloggi sicuri.

La direttiva aggiorna la normativa sul traffico di esseri umani

“Dodici anni dopo l’adozione della direttiva si è resa necessaria una revisione, poiché la tratta sta diventando sempre più sofisticata e le risorse a nostra disposizione sono rudimentali. Dobbiamo essere in grado di trovare le vittime in anticipo, proteggerle e sostenerle: dunque, abbiamo coraggiosamente migliorato la proposta. La tratta è tortura; l’autore del reato deve pagare per ciò che ha fatto e la vittima deve ricevere un risarcimento per ciò che ha sofferto”, ha detto la co-relatrice spagnola del gruppo della sinistra Eugenia Rodríguez Palop.

ProVita: “Importante affermazione di principio”

“L’inserimento da parte del Parlamento europeo dello sfruttamento di donne a fini di utero in affitto tra i crimini relativi alla tratta di esseri umani è un importante affermazione di principio, ma la prossima Eurocamera dovrà avere il coraggio di condannare l’utero in affitto in quanto tale e a prescindere dall’eventuale costrizione della donna coinvolta. La maternità surrogata, infatti, è sempre una pratica commerciale disumana, che strumentalizza il corpo delle donne e trasforma i bambini in beni di consumo”, ha commentato il portavoce di ProVita & Famiglia, Jacopo Coghe, per il quale “dopo questo passo avanti dell’Unione europea è ancora più urgente l’approvazione in Senato del disegno di legge Varchi per rendere l’utero in affitto un reato universale dopo l’approvazione alla Camera dello scorso luglio”.

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