Scuole chiuse per Ramadan? Valditara zittisce Soumahoro: “No alle feste non riconosciute dallo Stato”

14 Apr 2024 17:52 - di Monica Pucci

“Il provvedimento è in dirittura d’arrivo. Non sarà più possibile chiudere una scuola in occasione di una festività non riconosciuta dallo Stato”. Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, dal palco della festa per i 40 anni della Lega Lombarda a Varese. Ma non è stato l’unica notizia data dal ministro, dopo aver chiuso le polemiche con la scuola di Pioltello e aver respinto al mittente le proposte di “italianizzare” il Ramadan. “Oggi posso annunciare che abbiamo trovato 180 milioni per agenda Nord, un provvedimento che viene incontro ai ragazzi di quelle aree in cui c’è forte dispersione scolastica e spesso registriamo tassi di insuccesso”, ha detto ancora Valditara. “Le periferie del Nord devono avere le stesse possibilità formative. Si tratta di un grande piano formativo per supportare i nostri ragazzi”, ha aggiunto Valditara, ricordando poi che “ci sono 400 milioni per il piano estate, per i genitori che hanno problemi quando la scuola chiude”.

Non solo il no al Ramadan: Valditara firma la legge per l’apertura estiva delle scuole

Le parole di Valditara sul Ramadan arrivano in seguito al discusso caso dell’istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello, in provincia di Milano. La scuola aveva scelto di restare chiusa nel giorno che festeggia la fine del Ramadan, per non far perdere un giorno di didattica ai numerosi allievi di religione musulmana. Il Ministero dell’Istruzione aveva chiesto l’annullamento della delibera, ma l’istituto è rimasto fermo sulle proprie posizioni, sottolineando la motivazione didattica alla base della decisione, legata alle numerose assenze prevedibili. “Io sono del parere – aveva dichiarato Valditara nei giorni scorsi – che l’integrazione si faccia tenendo aperte le scuole e non chiudendole. La decisione è stata per me sbagliata”

Ieri era arrivata la firma che stanzia 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva delle lezioni. Destinato alle scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali, il decreto permette di sostenere progetti che prevedono attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, a tema ambientale ma anche di potenziamento disciplinare e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono l’aggregazione, l’inclusione e la socialità. I docenti che decideranno di aderire su base volontaria ai progetti potranno essere remunerati nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati.

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