Schlein irritata con Emiliano, ma dovrebbe prendersela con se stessa. Il sistema Puglia è ormai al collasso
Dal terremoto del Pd pugliese emerge una Elly Schlein in totale confusione. “E’ irritata”, con Emiliano fa sapere in una nota il Pd al termine di una giornata surreale. Ma la segretaria dem che continua a chiedere massimo rigore e atti concreti al Pd pugliese, in realtà, dovrebbe farci capire cosa intenda. Altrimenti sono parole tanto per abbaiare alla e proteggere se stessa dalla deflagrazione del fu campo largo. Parole per mascherare il suo fallimento: aveva promesso di eliminare dal Pd i “cacicchi” ma così non è stato. Il Pd in una nota che giunge al termine di una giornata politica complicata attesta una”Forte irritazione della segretaria per le vicende giudiziarie emerse in questi giorni. Schlein ha chiesto massimo rigore e atti concreti al Pd pugliese che ci sta già lavorando, e al Presidente Michele Emiliano di aprire un netto cambio di fase in Puglia”. Così la nota del Pd.
Schlein “irritata” con Emiliano
Parole vuote. Spiegateci presto cosa voglia significare, in concreto, “cambio di fase in Puglia”. Le dimissioni di Raffaele Emiliano? “Già nei giorni scorsi a Bari – prosegue la nota del Pd- Schlein aveva detto che bisogna tenere lontani trasformisti e interessi sbagliati; e che serve rispetto per la comunità democratica fatta da tanti amministratori e militanti che hanno gli anticorpi per scardinare la cattiva politica”. Tra “anticorpi” e “cambio di fase”, il lessico del Pd rimane vago. Come vaga resta “l’irritazione” della Schlein.
Di fronte al terremoto pugliese il Pd fa accademia: “Ci vuole un netto cambio di fase”
Insomma, dopo un silenzio lungo tutta la giornata, dal Nazareno arriva una risposta alquanto “accademica” su quanto sta accadendo in Puglia. Non sulla decisione di Conte. Ma sul Pd pugliese con Schlein che si rivolge direttamente a Emiliano per chiedere “un netto cambio di fase”. Non aiuta a capire cosa il Pd abbia in mente neanche Andrea Orlando, che era stato l’unico a parlare in giornata: “Se posso dare un consiglio, non provvedimenti arbitrari, ma che abbiano l’ambizione di aprire una fase diversa”. “Fase nuova”, “fase diversa”: non proprio un granché. Intanto il governatore Emiliano in serata è da Vespa per i “Cinque minuti” su Rai1. E si arrampica sugli specchi.
Zullo (FdI): “Emiliano continua a ridicolizzarsi”
Con Conte ”non si è parlato di assessorati da assegnare a chicchessia…”, dice. Poi fa il solito show: “Devo dire che sono rimasto a bocca aperta anche io…”, dice a proposito dell’arresto dell’ex assessore regionale pugliese Alfonso Pisicchio; finito agli arresti domiciliari insieme al fratello Enzo perchè coinvolto in una inchiesta della Procura di Bari. ”Credo -ha sottolineato Emiliano- che la dignità della politica in questo momento sia colpita un po’ ovunque”. Continua a minimizzare senza capire- fa notare Ignazio Zullo, senatore pugliese di Fratelli d’Italia- che il suo modello, il modello-Emiliano è oramai alla fine. “Emiliano continua a ridicolizzarsi”.
“E’ il sistema Emiliano in discussione”
“Diventa ancora più ridicolo – continua – perché non capisce che il tema oggi non riguarda la rilevanza penale delle azioni oggetto di indagine tutte da assoggettare al giusto processo poiché per Costituzione vige la presunzione di innocenza fino a sentenza passata in giudicato. Emiliano diventa così ridicolo al punto di non capire che è il sistema politico-amministrativo che ha messo in atto nel governo della Puglia – continua Zullo – che è in discussione. E che ha trascinato in una spirale perversa tanti di quelli vicini a lui pur venendo da storie familiari e personali di persone perbene e tali restano fino a giudizi definitivi. È ridicolo Emiliano quando non ammette di aver impiantato in Puglia un sistema tirannico incentrato sul culto del potere,;sul mercato delle vacche, su uccelli migratori pronti a trasmigrare verso posizioni redditizie a danno del buon andamento della Pubblica Amministrazione, della meritocrazia, del rispetto delle dignità delle persone”.