Rai, Lupi: assurdo, secondo le opposizioni se il governo informa i cittadini sulla sua attività viola la par condicio

8 Apr 2024 18:22 - di Francesco Severini
Rai Lupi

Quanta fuffa sulla presunta volontà della maggioranza di trasformare la Rai in TeleMeloni. A chiarire la questione interviene Maurizio Lupi, che fa parte della Vigilanza Rai e che quindi sa di che cosa si parla davvero al di là dei toni alti e strumentali delle opposizioni.

Lupi: le opposizioni fanno disinformazione

La delibera sulla par condicio “a cui stiamo lavorando in commissione Vigilanza, in particolare le proposte di modifica della maggioranza – chiarisce Lupi – è oggetto di un’incredibile opera di disinformazione da parte dell’opposizione. Un vero e proprio show per stravolgere la realtà dei fatti, accreditando una narrazione che vorrebbe il centrodestra al lavoro per varare un documento che renderebbe gli organi d’informazione della Rai, a partire dai telegiornali, megafono della comunicazione del governo e della maggioranza. Niente di più falso”.

La verità – prosegue – “è che la sinistra vorrebbe, nell’imminente campagna elettorale, imbavagliare l’intero esecutivo, consegnandolo a un inspiegabile e quanto mai inusuale silenzio, impedendogli così di informare i cittadini sulle sue iniziative e sui suoi provvedimenti. Nessuna opposizione politica era giunta a tanta sfacciataggine, visto che finora ai presidenti del Consiglio e ai singoli ministri mai era stato contestato il diritto di informare sulla loro attività, anche nel corso della campagna elettorale”.

L’emendamento che fa infuriare la sinistra

E’ bene chiarire a questo punto quale sia l’emendamento della discordia. Da parte di FdI si chiede che i rappresentanti delle istituzioni partecipino secondo le regole
stabilite dalla legge n. 28 del 2000 sulla par condicio che valgono per tutti i candidati e gli esponenti politici, “salvo intervengano su materie inerenti all’esclusivo esercizio delle funzioni istituzionali svolte”.

Va chiarito, dinanzi alle proteste delle opposizioni secondo cui la proposta mira a dare più spazio al governo che sempre, durante qualsiasi competizione elettorale, il Governo in carica ha potuto continuare ad informare i cittadini sulla sua attività istituzionale, senza rientrare nella par condicio: valeva per Draghi, Conte, Gentiloni o Renzi. In realtà dunque ad esigere un bavaglio, proprio come ha chiarito Maurizio Lupi, non è la destra ma la sinistra che vorrebbe far passare per propaganda le informazioni sull’attività del governo che il servizio pubblico deve doverosamente fornire ai cittadini.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *