Putin cita pure Napoleone: “L’Europa si vuole vendicare”. Morto torturato uno dei terroristi di Mosca

2 Apr 2024 16:14 - di Laura Ferrari
Putin Napoleone

“La Russia è in un periodo difficile della sua storia, dal crollo dell’Urss i suoi nemici volevano distruggerla e assoggettarla”: così il presidente russo Vladimir Putin secondo il quale “qualcuno vuole la vendetta con la Russia addirittura per le campagne di Napoleone e Hitler“.

Putin tira in ballo Hitler e Napoleone

“A quanto pare – ha aggiunto il presidente russo presenziando a un incontro allargato del ministero dell’Interno – qualcuno ha considerato il nostro Paese un anello debole della catena internazionale. Questo qualcuno si sbagliava e, secondo me, molti hanno già capito che tale ragionamento era errato”. Che la Russia perda lo status di grande potenza, ha affermato il leader del Cremlino, “non è mai successo, nessuno ci è riuscito, e nessuno ci riuscirà mai”. In ogni caso, ha aggiunto, “Per raggiungere il successo, per essere efficaci, dobbiamo lavorare duro, senza alcun autocompiacimento”.

E ribadisce: dietro l’attentato di Mosca nessun motivo religioso

Il capo del Cremlino è tornato poi sui mandanti dell’attentato di Mosca.  “È importante che noi denunciamo sia gli esecutori dell’attentato dello scorso 22 marzo – ha detto Putin in un intervento al ministero degli Interni – che tutti gli anelli della catena di responsabilità, incluso chi ha tratto vantaggi da questo crimine. Li prenderemo. Coloro che usano questa arma, un’arma usata contro la Russia, devono capire che è un’arma a doppio taglio”, ha aggiunto Putin per cui gli assalitori dell’attentato, rivendicato dall’Isis-K, hanno agito per denaro “guidati solo da considerazioni economiche, non religiose o politiche”.

Ancora una volta Putin lascia intendere responsabilità di altri oltre l’Isis-K nell’organizzazione dell’attentato che i suoi luogotenenti attribuiscono, senza alcuna prova, all’Occidente e all’Ucraina.

A proposito degli sviluppi dell’attentato, il ceceno Askhab Uspanov, arrestato a Mosca poco dopo la strage della sala da concerto Crocus, è morto poche ore dopo il fermo, mentre si trovava in custodia cautelare, ha denunciato la madre, Taisa Uspanova, citata da Agentsvo. Uspanov era stato arrestato da agenti con il volto coperto a una fermata di autobus mentre si stava recando a trovare la moglie al lavoro. Ha opposto resistenza per non aver riconosciuto gli aggressori come forze dell’ordine.

Uno dei presunti attentatori di Crocus morto per le torture

Quando la moglie due ore dopo è arrivata alla centrale di polizia dove era stato portato, le è stato detto che il marito “non era più in vita”. Il canale Telegram legato alla resistenza cecena 1Adat ha reso noto che dopo il suo arresto Uspanov è stato torturato, con fratture alla colonna vertebrale e alle costole. Gli agenti hanno anche messo in scena un finto suicidio.

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