Omicidio Willy, gli avvocati di Gabriele Bianchi chiedono una rettifica: “In carcere è ligio alle regole”
Riceviamo e pubblichiamo dagli avvocati Ippolita Naso e Valerio Spigarelli, legali di Gabriele Bianchi, detenuto nel carcere di Rebibbia dopo la condanna a 24 anni di reclusione insieme al fratello Marco per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, avvenuto il 6 settembre del 2020 a Colleferro.
“Nell’interesse del signor Gabriele Bianchi, con riferimento all’articolo apparso sul Vostro sito internet in relazione al presunto comportamento in carcere del medesimo Bianchi, smentiamo nella maniera più categorica che i fatti riportati nell’articolo si siano effettivamente verificati.
Gabriele Bianchi ha sempre tenuto un comportamento ligio alle regole del carcere come dimostrato dalle periodiche relazioni comportamentali della polizia penitenziaria e come confermato dal fatto che il medesimo, sin dall’inizio del proprio periodo detentivo (circa quattro anni fa), non solo non è mai stato trasferito ad altra struttura, ma è stato ammesso allo svolgimento di plurime attività lavorative e di studio.
Men che meno Gabriele Bianchi ha mai avuto comportamenti vessatori o violenti nei confronti di altri detenuti che, come chi ha una anche minima conoscenza dell’ambiente e delle regole carcerarie sa, sono incompatibili proprio con le attività lavorative e di studio alle quali Bianchi è stato ammesso.
Che quanto esposto non sia mai accaduto avrebbe peraltro potuto essere agevolmente verificato proprio sulla scorta del percorso detentivo di Gabriele Bianchi, o semplicemente compulsando i regolamenti carcerari, che smentiscono talune folkloristiche ricostruzioni relative alle presunte ostentazioni di beni di lusso all’interno del carcere il cui ingresso è pacificamente vietato ed infatti non si è mai verificato”.