Omicidio Willy, Gabriele Bianchi fa il bullo anche in cella: “Qui comando io” e infierisce su un 70enne

11 Apr 2024 11:54 - di Redazione
gabriele bianchi

«Qui comando io, voi siete schiavi». La bella vita continua anche dietro le sbarre di Rebibbia per Gabriele Bianchi, accusato insieme al fratello Marco dell’omicidio del giovane Willy Monteiro massacrato di botte il 6 settembre del 2020 a Colleferro. Lo riporta in esclusiva il quotidiano Il Messaggero, riferendo di un atteggiamento guascone nonostante la condanna a 24 anni e il rischio che la pena diventi un ergastolo.

La bella vita nel carcere di Rebibbia di Gabriele Bianchi

«Luis Vuitton, Fendi, Gucci e arti marziali. Gabriele veste griffato ed esibisce i suoi muscoli nell’area comune – si legge nell’articolo sul quotidiano romano a firma di Alessia Marani e ai colloqui con la compagna e i parenti degli altri detenuti. Poi lontano dagli occhi “indiscreti” degli agenti della penitenziaria sfoga la sua boria e bullizza gli altri reclusi. Nel suo mirino finisce un detenuto di oltre settant’anni. Non gli dà tregua, lo spaventa e con lui marca forte il suo territorio: «Qua sono io il re, voi siete schiavi». Poche parole a scanso di equivoci. Troppo, però, anche per gli altri detenuti che vedono il “gigante” palestrato campione di Mma affrontare l’esile anziano. Uno dei più giovani prova a fermarlo: «Smettila, ma non lo vedi che potrebbe essere tuo padre o tuo nonno?». Solo quando il 73enne è stato allontanato e trasferito altrove, Gabriele si è placato».

La pena a 24 anni per l’omicidio di Willy Monteiro potrebbe lievitare fino all’ergastolo

Mercoledì 10 aprile si sono intanto aperte le porte del carcere di Velletri per Francesco Belleggia, condannato a 23 anni di reclusione per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, avvenuto il 6 settembre 2020 a Colleferro. Dopo la sentenza della Cassazione, arrivata martedì a tarda sera, i carabinieri della stazione di Artena hanno dato seguito alla pena. Belleggia si trovava agli arresti domiciliari da 3 anni e mezzo. Il difensore, l’avvocato Vito Perugini, ha spiegato: “Si stava laureando in ingegneria, era al terzo anno, speriamo ci autorizzino a continuare le lezioni in via telematica dal carcere”. Gli altri imputati della vicenda. Mario Pincarelli è stato condannato anche lui in via definitiva a 21 anni. Per Marco e Gabriele Bianchi e’ da definire con un nuovo rinvio in Appello, la concessione delle attenuanti generiche; i 24 anni di carcere ciascuno potrebbero lievitare fino all’ergastolo.

 

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