Multe a gogò nelle città governate dai dem: i record a Roma, Firenze, Milano. E c’è chi le ribattezza col nome del sindaco

23 Apr 2024 18:00 - di Giulia Melodia
multe

Piovono multe soprattutto nelle città amministrate da sindaci dem. Da un’indagine sulla mobilità e gli sgarri al codice della strada il dato emerge forte e chiaro: i più fallaci e tartassati sono gli automobilisti di Roma, Firenze e Milano. Ossia, quelli che abitano in città amministrate da sindaci del Pd. Sono questi, secondo l’analisi realizzata da Facile.it sui dati del Siope – il sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici – i cittadini più inclini alla sanzione e dunque più tartassati dalle contravvenzioni. Ossia: gli automobilisti meno rispettosi delle norme che con la loro disobbedienza a norme e codice stradali, contribuiscono ai bilanci pubblici degli enti locali. E, di conseguenza, i loro comuni di residenza, quelli che hanno maggiormente rimpinguato le casse nel 2023, incassando i maggiori proventi da multe e sanzioni a carico di privati per violazioni delle norme del Codice della strada.

Piovono multe nelle città amministrate dai sindaci dem: l’indagine “Facile.it”

Il dato, come anticipato, emerge dall’analisi realizzata da Facile.it sui dati del Siope, che ha anche messo in luce come i tre comuni citati abbiano incassato, rispettivamente, più di 147, 138 e 71 milioni di euro. A seguire Genova (che nel 2023 ha incassato 35,2 milioni di euro), Bologna (31,6 milioni), Napoli (22,1 milioni), Padova (21,3 milioni) e Verona (20,6 milioni). Complessivamente, dunque, nel 2023, i comuni italiani hanno incassato più di 1,5 miliardi di euro provenienti da sanzioni per violazioni delle norme del Codice della Strada a carico delle famiglie.

A Milano Roma e Firenze gli incassi più alti dalle multe stradali

Facile.it ha calcolato anche il valore di “multa pro capite” (come rapporto tra i proventi registrati nel Siope e il numero di abitanti residenti) sebbene, va specificato, non tutte le multe vengono inflitte ad automobilisti residenti e, anzi, in alcune aree del Paese, turisti e pendolari contribuiscono in modo importante al dato complessivo. Ma tant’è. E allora, limitando l’analisi ai soli comuni capoluogo di provincia, emerge che al primo posto della graduatoria si trova Firenze, con una “multa pro capite” pari a 198 euro.

Firenze, la polemica: un deputato di Iv ha ribattezzato le multe «la tassa Nardella»

Soffermiamoci allora un istante sul dato di Firenze, dove – segnala l’indagine – il rapporto “multa pro capite” calcolato da Facile.it evidenzia che la città svetta al al primo posto della graduatoria con 198 euro per residente, sebbene l’analisi sottolinei che non tutte le sanzioni siano riferibili a residenti. Un primato comunque, quello fiorentino, che come segnala Libero ha scatenato la beffarda, ma non per questo meno risentita, reazione del deputato di Italia Viva Francesco Bonifazi, che nel commentare gli esiti dell’indagine in oggetto non ha mancato di «puntare l’indice contro il sindaco in scadenza di mandato. “È la tassa Nardella“, ha tuonato il renziano. “Meno male che tra due mesi se ne va: almeno le multe serviranno per la sicurezza e non per far cassa. Nessuno in Italia – ha sentenziato l’esponente di IV e riferisce Libero – spenna i cittadini come ha fatto Dario Nardella”»…

Firenze, incassi da multe: la precisazione dell’Amministrazione comunale

Ma l’amministrazione comunale replica. E in riferimento ai dati pubblicati in merito all’ammontare delle sanzioni per multe con costo pro-capite per residente, precisa che «dividere la cifra totale delle sanzioni per il numero di residenti a Firenze è una procedura utilizzata ma non adeguata alla realtà». «Firenze è una città che ogni giorno raddoppia la propria popolazione. Entrano quotidianamente oltre 250mila veicoli. E analizzando le multe si evidenzia che meno del 20% sono elevate a fiorentini, il resto a non residenti (circa 55%) e stranieri (circa il 25%) – continua la nota di Palazzo Vecchio –. Questo significa che dividere l’incasso del 2023 per il numero dei residenti è una procedura impropria. E che i 198 euro di sanzioni per residente è un dato non corrispondente alla realtà. Se le multe ai fiorentini sono meno del 20% allora la cifra pro-capite è di circa 39 euro».

Spunta in graduatoria anche Rieti…

Ma andiamo avanti. Al secondo posto della non proprio invidiabile graduatoria si posiziona Rieti, che nel 2023 ha incassato 7,5 milioni di euro di multe, con un valore pro capite pari a poco meno di 166 euro. Terzo posto per Siena (poco meno di 134 euro pro capite, per un totale pari ad oltre 7 milioni di euro di contravvenzioni). Ai piedi del podio, invece, si trova Potenza, con una “multa pro capite” superiore a 121 euro (e incassi complessivi pari a 7,8 milioni di euro). Milano, invece, in questa classifica scivola al quinto posto, con un valore pro capite pari ad “appena” 108 euro.

Il podio dei comuni italiani più piccoli

Infine, tanto per togliersi tutte le curiosità del caso, analizzando i dati relativi ai comuni italiani più piccoli, ovvero quelli con meno di 1.000 residenti, al primo posto spicca la posizione di Carrodano nella Val di Vara, provincia di La Spezia, che conta appena 464 abitanti ma che, nel 2023, ha incassato più di 975 mila euro in multe stradali. Al secondo posto troviamo invece Colle Santa Lucia, piccolo comune di 345 abitati in provincia di Belluno, che nel 2023 ha incassato circa 747 mila euro. Terzo gradino del podio, infine, per un altro comune veneto, Canda, provincia di Rovigo, che conta 823 abitanti e proventi pari a ad oltre 426.000 euro.

 

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