Migranti, Richard Gere continua a demonizzare “la cattolica Italia”. Ridicola ossessione

17 Apr 2024 8:56 - di Federica Argento
Richard Gere migranti

Ancora una filippica. Richard Gere, i migranti e l’Italia. L’attore, sempre più lontano dai riflettori di Hollywood, si improvvisa politologo.  In un’intervista esclusiva a ‘Vanity Fair’ parla del suo impegno per le cause sociali e torna a parlare dello scontro avvenuto nel 2019 con l’allora ministro dell’Interno, il leader leghista Matteo Salvini, che – secondo la sua ricostruzione- si era rifiutato di accogliere un’imbarcazione con 147 migranti a bordo bloccata al largo delle coste di Lampedusa. Una vera e propria ossessione. Poi si improvvisa docente dei movimenti politici e si stupisce dei processi che si determinano intorno a lui. “Per me è molto difficile capire un movimento di estrema destra conservatrice, soprattutto in un Paese che è prettamente cristiano”.

Richard Gere sul viale del tramonto si improvvisa politologo e “apostolo”

Lasciamo da parte quello che secondo l’attore di “Pretty Woman” è un binomio “difficile da capire” tra sensibilità cristiana e conservatorismo. perché sarebe un terreno difficile per lui. Stupisce che continui a farci la morale improvvisandosi “apostolo” e ammonendo gli italiani: “In quelle ore non smettevo di chiedermi cos’avrebbe fatto Cristo in una situazione del genere, e il fatto è che Cristo accoglieva tutti come figli di Dio, tutti. Non avrebbe detto: ‘Salvate solo le persone bianche, quelle italiane o quelle cristiane’. Mi sembra abbastanza ridicolo”. Ridicola è la sua ossessione.

Cose dette e ridette dall’attore, che reitera le sue dotte analisi forse perché da idolo delle folle deve accontentarsi di essere diventato il paladino della sinistra immigrazionista. Non è granché… Come quando a gennaio intervistato da Damilano concionò contro i decreti Piantedosi. “Sono stato sui barconi e ho incontrato personalmente molti rifugiati e migranti; ho avuto modo di ascoltare le loro storie e penso sia molto difficile non vedere in loro esseri umani uguali a noi. Chiederei, e spererei, che chi ha responsabilità di governo passasse un po’ di tempo con loro, capisse la situazione e non li demonizzasse”, prosegue l’attore.

Salvini si arrabbia

“Ho l’impressione che questo signore hollywoodiano abbia una visione piuttosto distorta di quanto avviene in Italia, ossessionato dal ‘razzismo’“, dice Salvini commentando l’intervista. “E’ disgustoso soltanto credere che qualcuno abbia voluto far annegare delle persone”, aggiunge il leader della Lega. “Un pensiero ignobile smontato dai dati: quando ero ministro dell’Interno, guarda caso, non solo si sono azzerati gli sbarchi; ma si sono ridotte le morti nel Mediterraneo. Quando si tratta di difendere i confini, nel rispetto della legge, contro i trafficanti di esseri umani, la Lega è sì un movimento ‘estremo’, ma di estremo buonsenso”.  Il web è giustamente impietoso con queste analisi sommarie: “Così parlò il divo sul viale del tramonto impaccato di soldi. Anche lui mi stupisce- commenta un utente- non l’ho mai visto andare al confine americano col Messico…”. Un altro realisticamente chiede a Gere: “Perché nel suo Paese, o in qualunque altro Stato al mondo, i migranti possono entrare senza avere prima ottenuto le necessarie autorizzazioni?”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *