Meloni stana i “cattivi maestri”, su La Stampa l’inno alla denatalità: “Non c’è più bisogno di figli italiani”

13 Apr 2024 14:12 - di Maurizio Ferrini
Meloni La Stampa

La gallina che ha fatto l’uovo è la prima a cantare, insegnano i contadini. E all’antico proverbio contadino ha fatto tornare alla mente la prima pagina di oggi de La Stampa, dedicato a un monito lanciato venerdì da Giorgia Meloni, durante l’incontro “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”. «Nessun intervento concreto sarà utile se prima non invertiamo la narrazione che è stata fatta su questa materia», ha detto il premier, mettendo in guardia dal mito della denatalità.

Meloni ha citato i cattivi maestri e la rassegnazione sulla denatalità

In particolare, ha citato quei cattivi maestri che “in passato hanno propinato un malinteso concetto di libertà: non credo sia libertà dover rinunciare a un figlio per avere una carriera. Come non è libertà dover rinunciare a una carriera per avere un figlio. Libertà è poter fare senza paura entrambe le cose”. Meloni si è quindi detto “intenzionata a cambiare marcia non arrendendosi, come fa il pensiero dominante, al precipizio della glaciazione demografica”.

La replica è arrivata sul quotidiano del gruppo Gedi, in prima pagina, tanto raggelante quanto apocalittica. “Non esiste alcuna “cultura dominante” impregnata di “antinatalismo”, scrive nel suo commento all’intervento del premier, la giornalista e scrittrice Simonetta Sciandivasci. Forte del suo libro “I figli che non voglio: riflessioni ed esperienze sulla scelta di non avere figli” (edito da Mondadori), la Sciandivasci invita invece il capo del governo “a rassegnarsi e a prendere atto della realtà”.

La Stampa replica alla Meloni tifando per la denatalità

La nuova società deve essere aperta, sentenzia l’articolo de La Stampa. “Non inclusiva: aperta. Aperta ai nuovi modi di fare famiglia – prosegue la maestra Sciandivasci –  alla possibilità di non farne, a una configurazione socio-economica che non vada all’aria se i vecchi sono più numerosi dei giovani. L’epoca che viviamo si chiama Sesta Estinzione, se davvero questo governo crede nella natura con l’uomo al centro (lo ha detto Meloni quando si è insediata), ha il dovere di mettere in conto che quella natura, forse, in questo momento, non ha bisogno di più figli italiani”. Piuttosto, verrebbe da rispondere, non ha bisogno di “maestri” come la Sciandivasci.

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