L’Europa delle donne: i corpi femminili non sono merce. Da Pescara un messaggio oltre le divisioni e le etichette

27 Apr 2024 13:24 - di Redazione

Si è parlato di violenza contro le donne a Pescara. E il dibattito è iniziato citando Giulia Cecchettin, la sua morte per mano di un ventenne, una morte che ha colpito l’Italia intera. E un grande applauso ha accolto le parole della moderatrice Laura Tecce quando ha citato la presenza dello zio di Giulia, Andrea Camerotto.

Ospite della conferenza di Pescara anche l’attrice Claudia Gerini, che ha preso la parola ringraziando per l’invito: “Sono contenta che la presidente del Consiglio sia una donna, una giovane donna con un impegno lunghissimo e che ha avuto risultati straordinari”. Un primato, il suo, che “apre la porta a tante altre donne, di tutti i colori politici, per avere sempre più peso e su diversi fronti”.  “Sono qui per parlare di diritti delle donne, soprattutto di violenza di genere – ha spiegato – un ambito in cui mi sono impegnata e che va al di là dei colori politici, per questo ho accettato l’invito di Arianna Meloni, che ringrazio, perché sono qui in rappresentanza di tante associazioni”.

Andrea Abodi, ministro dello Sport e i Giovani, ha ricordato il progetto di rinascita a Caivano dopo la notizia dello stupro di due ragazzine, abusate per troppo tempo. “A Caivano – ha detto Abodi – siamo passati dalla cultura dello sdegno a quella dell’impegno”.

Filo conduttore del dibattito: rispetto per le donne e per il corpo delle donne. Maddalena Morgante, deputata di FdI e responsabile del dipartimento Famiglia, ha raccontato del suo impegno contro l’utero in affitto. Impegno che è lo stesso di una femminista storica come Marina Terragni, che ha chiarito che i casi di utero in affitto solidale sono molto rari e che in realtà tutto è riconducibile al mercato, a una compravendita gestita da apposite agenzie.

Offesa al dono della vita, mancanza di rispetto, business oltre i limiti dell’etica: tutto questo è la tratta dei bambini su cui Federica Picchi che ha prodotto un film sul tema, “Sound of freedom“. Molti sequestri avvengono nei paesi in via di sviluppo ma i consumatori di questo mercato osceno sono spesso occidentali.

In questo quadro c’è un segnale positivo: sono in aumento le denunce – ha detto il magistrato Valerio De Gioia – e ha ricordato il pacchetto di norme voluto dal ministro Eugenia Roccella che hanno potenziato il codice rosa, dotandoci di un robusto impianto normativo a tutela delle donne.

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