“La pioggia nel pineto” secondo Vasco Rossi: la lettura al Premio del Vittoriale è da standing ovation (video)

18 Apr 2024 15:36 - di Natalia Delfino
vasco rossi vittoriale

Grande show ieri sera a Gardone Riviera, dove Vasco Rossi ha ricevuto il Premio del Vittoriale. Davanti ai 1500 spettatori dell’Anfiteatro della casa museo di Gabriele D’Annunzio, il cantante ha conversato con il presidente della Fondazione “Il Vittoriale degli italiani” Giordano Bruno Guerri e insieme hanno dato vita a una conversazione godibilissima tra memorie e scherzi. Poi la conclusione con la lettura e una personalissima, ironica interpretazione de La pioggia del pineto da parte del Blasco, che ha confessato di non aver studiato molto a scuola.

Vasco Rossi riceve il Premio del Vittoriale

“Io ho avuto una passione pazzesca per le canzoni fin da piccolo, ho amato le canzoni e le amo profondamente, ho amato i cantautori e ho imparato da loro il concetto di poesia, perché a scuola non lo avevo proprio compreso bene: bisognava ricordare a memoria, erano cose un po’ vecchie”, ha detto Vasco Rossi, dal palco del Vittoriale. “Insomma a me ‘la donzelletta vien dalla campagna’ non mi ha mai convinto. Mentre la canzone d’autore è una forma d’arte moderna che unisce le parole e la musica e si avvicina molto alla poesia”, ha aggiunto il rocker, ricevendo il Premio del Vittoriale, giunto alla quindicesima edizione e conferito a personalità di spicco, di diversi ambiti del sapere, che abbiano lasciato, e continuino a lasciare, una traccia importante del loro operato.

Le canzoni come “fotografie di un’emozione”

Dicendosi “molto onorato di ricevere questo importante premio” e sottolineando di non essere “abituato a ricevere riconoscimenti per la cultura”, il cantante ha sottolineato che le canzoni “sono come le fotografie di un’emozione. E ogni volta che le ascolti riprovi quell’emozione, magari stai attraversando un certo periodo della vita e l’emozione di quel periodo la rievochi ogni volta, perché a una canzone ci si lega profondamente. Dunque le canzoni d’autore non sono solo canzonette”.

“D’Annunzio era un comandante vero, io sono il Komandante: non comando neanche me stesso”

“Così come Bob Dylan ha ricevuto il Nobel… Io ricevo il XV premio del Vittoriale a Gardone Riviera. È un riconoscimento ‘a noi’… a quelli che non sono mai andati a scuola tanto volentieri”, ha poi scritto il rocker sul suo profilo Instagram, aggiungendo che “D’Annunzio era un comandante vero, dell’aeronautica. Ecco io sono il Komandante con la k. Questa definizione mi è stata data per scherzo da una mia cara amica bolognese, una sorella spirituale (Daniela Caponcelli ). Nel senso che sono un komandante che non ha mai comandato niente in realtà… Faccio fatica anche a comandare me stesso”, ha concluso Rossi, ringraziando “Giordano Bruno Guerri per l’esperienza e per la sintonia”.

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