“Il Ramadan non è una festività”. Cruciani ad alzo zero: scintille con Karina Moual da Del Debbio (video)

5 Apr 2024 12:27 - di Augusta Cesari
cruciani Ramadan

“Il Ramadan non è un festività”: Cruciani ad alzo zero si scontra in studio da Del Debbio con Karima Moual, Davide Faraone di Italia Viva e con un iman presente in studio. Il conduttore di “Dritto e rovescio” su Rete 4 ha dedicato ampio spazio alla questione della chiusura della scuola di Pioltello e alla questione della composizione delle classi tra cittadini italiani e stranieri per meglio apprendere l’italiano. All’inizio della trasmissione ha intevistato il ministro Valditara.  “La scuola ha motivato la delibera per esigenze didattiche e ha ridotto da 4 a 2 i giorni di vacanza. Io ritengo che si faccia integrazione tenendo aperte le scuole non chiudendole -. ha ribadito il ministro dell’Istruzione e del Merito- . E  che quando la maggioranza degli studenti è italiana, si deve consentire agli studenti italiani di poter andare a scuola. Mentre è giusto giustificare gli studenti islamici che stanno a casa, si può fare la giustificazione”.

Cruciani: “Il calendario scolastico lo stabiliscono scuola, Viminale e ministro dell’Istruzione”

Dopo l’intervista resta a Del Debbio l’arduo compito di disciplinare le ire dell’opinionista Karima Moual che ingaggia subito battaglia con un Cruciani scatenato. “C’è un principio fondamentale – dice il conduttore della Zanzara -.Il calendario scolastico delle festività lo stabilisce la scuola, il ministero dell’Interno con il ministero dell’Istruzione. E il Ramadan, che a lei piaccia o no, non è una festività”.

Chiusura scuole per il Ramadan, Karima Moual scatena la rissa con Cruciani

E sono subito scintille. Karima e Faraone insorgono, interrompono, Del Debbio è costretto ad abbassare l’audio. Si introduce, strettamente collegata alla questione,  la proposta di porre un tetto alla presenza di bambini stranieri in ogni classe a tutela di tutti i bambini. Se hai tanti bambini che parlano lingue diverse e non parlano l’italiano è un caos.

Tetto agli stranieri in classe: Valditara stronca la sinistra da Del Debbio

Anche in questo caso le critiche a un principio di buon senso sono presto scentate. Era stato chiaro Valditara nello smontare le accuse della sinistra al governo di voler creare dei ghetti. Niente di più falso. “Il problema di un tetto di stranieri nelle classi è stato posto già dal ministro Berlinguer; controfirmato dal presidente Ciampi, riproposto dal ministro Gelmini. Si tratta di un problema reale e non propagandistico. Lo dimostra il fatto che diverse maggioranze e ministri di colore politico opposto erano intervenuti su questo tema. Il problema grosso – ha sottolinea il ministro – è che la dispersione scolastica, certificata dall’Istat, è oltre il 30% per gli stranieri;  mentre per gli italiani è del 9,8%.

I dati istat della dispersione scolastica di bambini stranieri

“La conoscenza dell’italiano è del 22% in meno per gli studenti stranieri rispetto a uno studente italiano: significa un anno in meno.  Se vogliamo il bene di questi ragazzi dobbiamo fare qualcosa: per includerli dobbiamo potenziare l’insegnamento dell’italiano e della matematica con corsi specifici. Ed evitare che ci siano classi in cui la maggioranza dei ragazzi non conosce una parola di italiano. L’obiettivo è quello dell’integrazione, altrimenti si creano dei ghetti: i ghetti sono quelli dove i ragazzi non sanno parlare l’italiano”. Che sberla alla sinistra…

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