FdI smonta le fake news di De Luca, “governatore delle balle”. Ecco i veri numeri sulla sanità

11 Apr 2024 13:30 - di Redazione

Un’operazione verità sul teatrino di balle e fake news che Vincenzo De Luca ha messo in piedi negli ultimi mesi contro il governo con toni da Masaniello. Fratelli d’Italia va all’attacco del governatore della Campania. Dopo le sguaiate polemiche contro Palazzo Chigi, il partito della premier Meloni prende carta e penna e mette nero su bianco la verità sul pianeta sanità.

FdI all’attacco di De Luca, governatore delle balle

La campagna informativa per mettere in evidenza “tutti i numeri dell’inefficienza” di De Luca, bollato come il “governatore delle balle” e “fannullone” è contenuta in un opuscolo distribuito da Fdi a margine di una conferenza stampa alla Camera sulla politica del governo per il Sud e l’inefficienza di De Luca. Presenti il capogruppo Tommaso Foti, il responsabile organizzazione Giovanni Donzelli e i parlamentari campani Michele Schiano e Marco Cerreto.

Sanità, il governo del fare contro gli sprechi

Da una parte, nel dépliant, “il governo del fare” che ha stanziato “136 miliardi per il fondo sanitario nazionale, l’investimento più alto sino ad oggi” e “3 miliardi nel 2023 per l’abbattimento delle liste d’attesa”. Dall’altra l’incapacità di De Luca “uomo solo al comando”, responsabile degli “sprechi” nella sanità. “Prestazioni mai rese pari ad oltre 40 milioni di euro – si legge nel cahier de doleance –  5 pronto soccorso chiusi. E la vergogna delle liste d’attesa”. La verità è che il governatore campano del Pd ha speso meno del 50% delle risorse previste dal governo.

La Campania spende solo il 37% del fondo di sviluppo e coesione

Per non parlare della pessima gestione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione: “La Campania – si legge ancora nell’opuscolo – ha speso solo 3,5 su 9,3 miliardi della programmazione 2014-2020 (pari al 37%)”. Ma allora come ha speso i soldi per la Regione il governatore sceriffo? Il governo Meloni, puntualizzano da Fratelli d’Italia,  ha stanziato col decreto Caivano “30 milioni di euro in centri sportivi e asili”, mentre De Luca finisce sotto accusa per la “sagra dello scazzatiello, la festa del caciocavallo, i 400mila euro per le ‘Sciantose'” e soprattutto per le “campagne pubblicitarie pagate con i soldi dei cittadini”, come ha ricordato la stessa premier.

De Luca: vogliamo aprire uno squarcio di verità

“Vogliamo aprire uno squarcio di verità rispetto ad alcune affermazioni fatte da De Luca, che non rispondono a verità”. Parola di Tommaso Foti che ha presentato ai giornalisti la campagn ‘Tutti i numeri dell’inefficienza di De Luca’. “La serietà del governo è stata dimostrata anche sul caso di Caivano, che era sotto gli occhi di tutti come luogo dove lo Stato aveva abdicato al suo ruolo e dove si pensava fosse impossibile agire. Dopo il decreto Caivano tutti hanno visto la presenza dello Stato”.

Il cabaret non paga, meglio Totò

Nel mirino anche il rifiuto di De Luca a sottoscrivere il patto di sviluppo e coesione già firmato da 16 regioni. “Possiamo chiedere al presidente della Regione di fornire i documenti necessari affinché anche la Campania possa sottoscrivere questo accordo con reciproca soddisfazione?”, incalza il capogruppo di FdI a Montecitorio. “Se invece si vuole continuare a fare cabaret, è una scelta perdente: tra De Luca e Totò scelgo Totò”.

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  • Giovanni Manfredo Maria Lucrezi 13 Aprile 2024

    Avanti governo Meloni!