Europee, la Commissione Ue indaga su Instagram e Facebook: sospette manipolazioni sul voto
La commissione Ue ha aperto un’inchiesta Instagram e Facebook sospettate di non rispettare gli obblighi in materia di lotta alla disinformazione prima delle elezioni europee di giugno. La Commissione teme che i due social media di Meta possano in qualche modo manipolare le consultazioni influenzando gli elettori con opinione anti ucraine e filo russe.
Europee, la Commissione Ue indaga su Facebook e Instagram
La Commissione ha avviato un procedimento formale per valutare se Meta, la casa madre di Facebook e Instagram, abbia violato il Digital services act (Dsa). Le presunte violazioni riguardano le politiche e le pratiche di Meta relative alla pubblicità ingannevole e ai contenuti politici sui suoi servizi, campagne di disinformazione e comportamenti coordinati non autentici nell’Ue. Nel mirino anche la non disponibilità di un efficace strumento di monitoraggio civico e di monitoraggio elettorale in tempo reale di terze parti prima delle elezioni al Parlamento europeo.
Al vaglio le possibili pubblicità ingannevoli
Inoltre, la Commissione sospetta che il meccanismo per segnalare i contenuti illegali sui servizi (“Notice-and-Action”), nonché i meccanismi di ricorso e di reclamo interni degli utenti. non siano conformi ai requisiti della legge sui servizi digitali. E che esistano carenze nella fornitura da parte di Meta ai ricercatori dell’accesso ai dati disponibili al pubblici. L’avvio del procedimento si basa su un’analisi preliminare del rapporto di valutazione del rischio inviato da Meta nel settembre 2023, delle risposte di Meta alle richieste formali di informazioni della Commissione (su contenuti illegali e disinformazione, accesso ai dati, adesione alla politica no-ads e IA generativa), le relazioni accessibili al pubblico e l’analisi della Commissione.
Von der Leyen: se sospettiamoo violazioni delle regole, agiamo
“Questa Commissione ha creato mezzi per proteggere i cittadini europei dalla disinformazione mirata e dalla manipolazione da parte di Paesi terzi. Se sospettiamo una violazione delle regole, agiamo. Questo è vero in ogni momento, ma soprattutto in tempi delle elezioni democratiche”, commenta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Le grandi piattaforme digitali devono rispettare i propri obblighi. E investire risorse sufficienti in questo ambito”. “La decisione di oggi dimostra che prendiamo sul serio il rispetto delle nostre democrazie è una battaglia comune con i nostri Stati membri”, ha aggiunto von der Leyen che ha ringraziato il ministro Petr Fiala per il suo ruolo attivo nel sollevare la questione a livello europeo.