Caso Puglia, Emiliano svela la sceneggiata col M5S: “Una parentesi, faremo ciò che chiedono”
Nessuna necessità di azzerare la giunta, nessuno strappo definitivo, niente su cui fare ammenda. Come ampiamente pronosticato dal centrodestra, la sinistra pugliese non ha alcuna intenzione di trarre le logiche conseguenze dagli scandali che hanno travolto il modello Emiliano e lo “strappo” dell’uscita del M5s dalla giunta, annunciato da Giuseppe Conte, appare sempre di più chiaramente come un “facite ammuina” buono per far credere che invece qualcosa si stia muovendo. La conferma alle impressioni della prima ora è arrivata dallo stesso Michele Emiliano. “Ritengo che, una volta che avremo realizzato ciò che ci chiedono questa parentesi si chiuderà velocemente, anche prima delle elezioni europee”, ha spiegato. Insomma, basta cogliere la mano tesa da Conte con il patto per la legalità e, voilà, tutto può tornare a posto.
Emiliano: “Faremo ciò che chiede il M5s e questa parentesi si chiuderà velocemente”
Intervistato dal Fatto quotidiano, Emiliano si è detto “confortato, perché Conte mi ha confermato la scelta di entrare nella mia giunta e la fiducia nei miei confronti”. Dunque, altro che terremoto politico, al massimo una scossetta di assestamento, che in fondo si poteva pure evitare. Per Emiliano, infatti, “non era indispensabile uscire, e infatti comprendo l’amarezza e l’irritazione delle altre forze politiche che mi stanno sostenendo anche in questo momento”. “Detto questo, con Conte, Schlein e Fratoianni siamo concordi nel non voler più tollerare alcun tipo di attività che non sia perfettamente conforme ai principi di imparzialità e legalità”, ha aggiunto Emiliano, per il quale “è necessario che la Regione si doti di strumenti attivi di pre-investigazione, visto che il sistema anticorruzione previsto dalle leggi nazionali si è dimostrato insufficiente”.
La difesa del “modello Puglia”
Quindi, ricapitolando fin qui, da quel che se ne deduce, a non funzionare sono state le leggi nazionali, non il “modello Emiliano”. E il leader della sinistra non tollereranno più né scivoloni o né scivolatine. Che poi uno si domanda: ma quindi è un’ammissione sul fatto che finora le hanno tollerate? Comunque, Emiliano ha assicurato che “faremo ciò che ci chiedono prima delle Europee, perché non vorrei che questo diventasse terreno di scontro, e quindi di ulteriore spaccatura, delle forze politiche che invece proprio qui in Puglia hanno dimostrato che si può governare bene insieme. L’appello di Schlein a diventare dei metal detector della correttezza di coloro di cui ci circondiamo è nella sostanza ciò che sostiene Conte, ma i due partiti non si comprendono”.
Nessun necessità di azzerare la giunta: “Non c’è connessione con i fatti che si sono verificati”
Dunque, per Emiliano ci sono tutte le condizioni per ricucire. E non c’è alcuna necessità di azzerare la giunta: “La mia giunta non ha alcuna connessione con i fatti che si sono verificati, non è interessata dalle indagini, è stata coinvolta solo Anita ma non per la sua attività di assessora ai Trasporti. Si è dimessa, quindi l’azzeramento è già avvenuto”, ha sostenuto il governatore. Poi, certo, c’è il livello nazionale. Rispondendo a Silvia D’Onghia che firma l’intervista, che gli ha chiesto se avesse sentito Elly Schlein, Emiliano ha risposto che “sì, ed è molto dispiaciuta: teme che i 5S abbiano preso questa decisione per porsi nuovamente in competizione col Pd”. Ma guarda tu una certe volte che va a pensare…