Caso Agenda, la Lega chiede l’intervento del Copasir: “Intromissioni straniere e sistema opaco”

23 Apr 2024 18:06 - di Natalia Delfino
caso agenda

Il caso dei finanziamenti esteri arrivati all’associazione “Agenda”, vicina al Pd, potrebbe finire davanti al Copasir. A chiedere che sia il Comitato per la sicurezza della Repubblica a interessarsene è stata la Lega. “Il fatto che ci sia un’intromissione da parte di uno straniero o di una fondazione straniera che mette soldi nella politica italiana per condizionare la vita democratica del Paese, credo sia un tema su cui il Parlamento si deve interrogare”, ha detto in Aula alla Camera il deputato Stefano Candiani, secondo il quale “il meccanismo con cui arrivano questi finanziamenti è opaco e va chiarito”.

Il caso “Agenda” sui finanziamenti ricevuti da numerosi esponenti dem

A sollevare il caso nei giorni scorsi è stata l’agenzia di stampa Adnkronos, che attraverso l’elenco dei contributi per l’attività politica depositato alla Camera ha scoperto che numerosi esponenti del Pd hanno ricevuto contributi dall’associazione “Agenda”, fondata nel 2022 dall’ambientalista americana ed ex guru elettorale di Barack Obama, Jessica Shearer, e da tre esponenti del Pd. Associazione che, a sua volta, era stata finanziata con oltre 1 milione di euro tra il 2022 e il 2023 da “Democracy & Pluralism”, fondazione svedese presieduta dall’imprenditore Daniel Sachs, “vice chair” della Open Society del magnate George Soros. Nell’ambito della stessa inchiesta l’Adnkronos ha scoperto anche che diversi esponenti dem e alcuni di Avs sono stati finanziati anche da un’altra realtà riconducibile a Shearer, l’organizzazione Usa “Social Changes”, di cui l’ex guru di Obama è amministratrice delegata.

Il Pd dribbla le domande: “Ha risposto Agenda”

Di fronte allo sconcerto destato dalla notizia il Pd, interpellato dall’Adnkronos, si è limitato a dire che “ha parlato Agenda”. In una nota Shearer ha sostenuto che “le notizie di una presunta relazione di George Soros con Agenda sono false e infondate”. “Pertanto, neghiamo qualsiasi finanziamento di Soros ad Agenda”, ha aggiunto la spin doctor americana, per la quale evidentemente non vale come relazione con Soros il finanziamento ricevuto dalla fondazione presieduta da uno dei manager di vertice della fondazione del magnate ungherese. “Deve intervenire il Comitato per la sicurezza della Repubblica e il governo si deve interessare della questione”, ha detto Candiani, facendo riferimento all’inchiesta giornalistica.

FdI: “Notizie inquietanti. E poi parliamo di questione morale?”

Rispetto al caso Agenda, il deputato di FdI Giovanni Donzelli ha ricordato che “ci hanno dato per anni dei complottisti, ma le notizie che arrivano da questa inchiesta sono inquietanti: si parla di fondi internazionali che tentano di condizionare la politica italiana, a suon di denaro, versato a tanti parlamentari di sinistra. E poi – ha detto in un’intervista a La Verità – parliamo di questione morale?”. Il capodelegazione di FdI al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, poi ha fatto notare che i finanziamenti arrivati dalla fondazione vicina a Soros ad Agenda e poi, tramite questa, agli esponenti Pd rientrano in un contesto “tutto legittimo, ci mancherebbe”. “Ma è legittimo anche chiederci – ha proseguito Fidanza – quanto possiamo considerare indipendente la linea politica del Pd, se alle spalle ci sono personaggi come questi?”.

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