Pugliagate, un’altra inchiesta travolge la sinistra: indagato pure l’assessore al Bilancio di Decaro

15 Apr 2024 18:01 - di Sveva Ferri
assessore decaro

Una nuova inchiesta giudiziaria si abbatte sul centrosinistra pugliese. Stavolta investe l’assessore al Bilancio e ai Tributi della giunta Decaro a Bari, Alessandro D’Adamo, indagato dalla sede di Roma della Procura europea nell’ambito di un’inchiesta per truffa ai danni dell’Ue in relazione ai fondi Ue per il programma Garanzia Giovani. L’accusa lavora sull’ipotesi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, per fatti commessi a Bari dal 2019 al 2022. D’Adamo è stato perquisito dai finanzieri del Comando provinciale di Bari, su delega dei pm romani. Una volta appreso dell’indagine, il sindaco Antonio Decaro ha ritirato le deleghe a D’Adamo.

Decaro ritira le deleghe a D’Adamo, già membro della precedente giunta

“L’esercizio di importanti funzioni pubbliche quali quelle di assessore deve essere privo di qualsiasi sospetto. È un dovere nei confronti dei cittadini e consente agli interessati di potersi difendere liberamente”, ha commentato Decaro, revocando la delega a D’Adamo. L’assessore, consulente aziendale, era già stato assessore anche nella prima giunta Decaro. È espressione del partito Sud al centro, lo stesso di Anita Maurodinoia, l’ex assessore della giunta regionale di Michele Emiliano, indagata nell’ambito di un’altra delle inchieste baresi che stanno scuotendo il centrosinistra in Puglia, quella sul voto di scambio, nell’ambito della quale è stato anche arrestato il marito.

Chi è l’assessore indagato

Secondo quanto ricostruito da Repubblica, D’Adamo era inoltre politicamente molto vicino anche ad Alfonso Pisicchio, assessore della precedente giunta Emiliano, arrestato pochi giorni fa, insieme al fratello, nell’ambito di un’inchiesta per corruzione e finanziamento illecito. Il quotidiano ricorda che, quando nel 2017 per la prima volta D’Adamo entrò nella giunta di Decaro, Pisicchio esultò dicendo che “adesso si è dato il giusto riconoscimento politico al nostro gruppo”. Ancora Repubblica, inoltre, ricorda che in base agli ultimi dati sulla trasparenza, D’Adamo, con un imponibile di 690mila euro, dei quali 588 mila euro provenienti dall’attività professionale, risultava essere il membro della giunta con il reddito più alto.

Il centrosinistra pugliese travolto da una lunga serie di inchieste

Prima ancora delle inchieste già citate, sul centrosinistra pugliese, e barese in particolare, si era abbattuta poi l’inchiesta che aveva portato all’arresto della consigliera comunale di maggioranza Maria Carmen Lorusso, insieme al marito ed ex consigliere regionale Giacomo Olivieri. In questo caso si trattava dell’inchiesta sullo scambio politico-mafioso che ha portato il ministero dell’Interno ad avviare le procedure per la verifica di un eventuale scioglimento del Comune di Bari per mafia. Quello che, secondo un Decaro in lacrime, sarebbe stato un “atto di guerra al Comune di Bari”.

D’Adamo coinvolto in una indagine sui fondi europei

Per quanto concerne D’Adamo, l’indagine riguarda in particolare l’associazione Kronos, riconducibile a lui e alla sorella Annalisa, a sua volta indagata, insieme a una terza persona. Dalle indagini sarebbero emersi gravi indizi di reato in merito alle attività svolte da Kronos e da un altro paio di associazioni ad essa collegate (associazioni che rispondono per i profili di responsabilità amministrativa degli enti), impegnate del settore della formazione professionale, del contrasto alla disoccupazione e dell’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani e dell’istruzione. Perquisizioni nelle sedi delle associazioni sono state svolte, oltre che a Bari, anche ad Andria e Lecce. L’ipotesi è che siano stati richiesti pagamenti non dovuti, con l’emissione di fatture per operazioni non effettuate.

 

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