Bankitalia, entrate boom senza aumenti di tasse. FdI: “Merito del fisco gentile voluto dal governo”

15 Apr 2024 15:27 - di Lucio Meo

Per essere un governo dei “condoni”, degli evasori e del fisco che si piega al malcostume degli italiani, come accusa l’opposizione, sul fronte delle entrate le cose non vanno poi così male, anzi. A febbraio, secondo il Bollettino di Bankitalia, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 39,4 miliardi, in aumento del 13,2 per cento (4,6 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2023. Numeri da record, per il governo, che dimostrano l’esatto contrario della tesi sostenuta dal centrosinistra: l’approccio al fisco del centrodestra, fin dall’insediamento dell’esecutivo, è stato corretto. Niente sconti a nessuno, offerte di “rientro” più  scaglionate nei termini per chi aveva già aderito a precedenti sanatorie, dialogo e sportelli di ascolto per i contribuenti, a invarianza di tasse, anzi, con qualche ritocco sulle aliquote all’inizio di un percorso che da qui al prossimo anno porterà a una vera e propria rivoluzione.

Bankitalia e il gettito che aumenta grazie al fisco gentile

Se il gettito aumenta è perché il Pil, su base congiunturale, è cresciuto di più rispetto agli altri anni, ma anche perché nessuna ha colto segnali di “lassismo” nei controlli o nell’atteggiamento del governo. In termini economici, quel “+” accanto alla voce “entrate” è un indicatore prezioso per i mercati, per l’Europa e anche per il ministero dell’Economia chiamato a fare delle previsione e medio termine sull’andamento economico dopo aver approvato, qualche giorno fa, il Def. L’autorevolezza di Bankitalia, che stima mel primo bimestre dell’anno le entrate tributarie pari a 85,9 miliardi, in aumento dell’8,7 per cento (6,9 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono un bel segnale per tutti, anche per l’opposizione. Meno buono è invece il dato sul debito delle Amministrazioni pubbliche a febbraio, che è aumentato di 22,9 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.872,4 miliardi. L’incremento è dovuto al fabbisogno (14,1 miliardi) e all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (8,6 miliardi, a 42,8); vi ha inoltre contribuito l’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,3 miliardi).
Un’altra buona notizia è che il debito pubblico si sposta da Bankitalia alle famiglie, per effetto delle emissioni dei titoli di Stato da parte del governo, coronati da ottimi riscontri. Alla fine di febbraio la quota del debito detenuto dalla Banca d’Italia è lievemente diminuita al 24,0 per cento; a gennaio (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta da non residenti è risultata pari al 27,9 per cento (dal 27,6 del mese precedente), mentre quella in capo agli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è stata pari al 13,5 per cento (dal 13,4 del mese precedente).

Fratelli d’Italia: “Giusta la strategia del governo Meloni”

I commenti, sul fronte politico, sono molto positivi, tra le forze di maggioranza. “Il dato dell’aumento delle entrate tributarie di febbraio del 13,2% rispetto allo stesso mese del 2023, certificato da Bankitalia, è molto significativo. E’ la conferma di come la strategia messa in campo dal governo Meloni sia vincente sotto un doppio profilo. Da un lato, infatti, è l’effetto di una economia in ripresa e dall’altro, allo stesso tempo, di un nuovo atteggiamento del contribuente verso il fisco. Da subito il governo Meloni ha ritenuto fondamentale cambiare la percezione del fisco da parte dei contribuenti nella convinzione che non possa né debba essere visto come un nemico pronto a punirti se sbagli ma come un soggetto con il quale avere un rapporto basato su di una ‘leale collaborazione’. Come sempre a smentire i detrattori che ci hanno accusato di essere amici degli evasori arrivano i dati. I frutti della buona politica arrivano e siamo ancora solo all’inizio”, dice  il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati Tommaso Foti.

“Il lavoro del governo Meloni sul fronte fisco dà ottimi risultati. Come certifica Bankitalia, si rileva un netto aumento delle entrate tributarie nel mese di febbraio. Un più 13,2% rispetto allo stesso mese del 2023. Si tratta un dato molto positivo per l’Italia, prodotto del nuovo atteggiamento del nostro esecutivo nei confronti dei contribuenti. Il governo Meloni si è reso responsabile di una piccola rivoluzione: abbiamo considerato gli italiani, dopo anni di vessazioni, non come nemici da punire ma come soggetti con i quali avere un rapporto basato sulla leale collaborazione. Questo cambio di paradigma sta dando i suoi frutti e ne siamo orgogliosi”, aggiunge il senatore di Fratelli d’Italia, Fausto Orsomarso, capogruppo in commissione Finanze di Palazzo Madama.

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