Bambino palestinese muore schiacciato dagli aiuti alimentari: era scampato a un bombardamento

Un bambino palestinese che 4 mesi fa era uscito vivo da un bombardamento aereo israeliano, che aveva raso al suolo l’abitazione della sua famiglia, è morto durante il lancio di aiuti alimentari su Gaza.

Il ragazzino, che aveva 13 anni si chiamava Zein Oroq. Era rimasto intrappolato sotto le macerie dopo l’attacco aereo del novembre scorso che costò la vita a 17 tra familiari e parenti: malgrado le ferite, era riuscito comunque miracolosamente a salvarsi. Ma le disgrazie per il giovane non erano finite: la settimana scorsa, durante un lancio di aiuti aerei, il ragazzo di 13 anni è stato colpito da uno dei pacchi mentre si affannava a prendere un barattolo di fave, un pacco di riso e della farina.

“La prima volta, quando la casa è stata colpita, è uscito da sotto le macerie con lesioni alla testa, alla mano e alla gamba. Dio lo ha salvato”, ha raccontato il nonno di Zein, Ali Oroq, “Mentre i paracadute cadevano, una scatola di aiuti lo ha colpito alla testa. Inoltre, la folla di persone diretta verso la scatola non ha prestato attenzione al ragazzo, erano tutti affamati”, ha detto suo padre, Mahmoud.

“Così, ha avuto un taglio alla testa e si è ferito, oltre a riportare fratture al bacino, al cranio e all’addome e, con il flusso di persone, la pressione è aumentata su di lui”. Zein Oroq è stato portato in ospedale, dove è morto domenica.

Il 5 marzo scorso, cinque persone sono rimaste uccise e 10 ferite quando il paracadute di un bancale di aiuti alimentari non si è aperto ed è caduto al suolo, colpendo un gruppo di persone. Il 26 marzo, almeno 12 persone sono annegate mentre cercavano di raggiungere un pacco di aiuti che era atterrato in mare al largo della spiaggia di Gaza.

Come scrive Il Guardian, “la morte di Zein Oroq riporta l’attenzione sul costo umano di sei mesi di violenze, scarsità di cibo e malnutrizione a Gaza”. Secondo i dati del quotidiano britannico, dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre, Israele ha scatenato una “feroce offensiva che ha ucciso più di 33.000 palestinesi, secondo le autorità sanitarie di Gaza gestite da Hamas, e ha trasformato gran parte della striscia densamente popolata, che ospita 2,3 milioni di persone, in macerie, acciaio contorto e polvere”.