Augias offende Berlusconi anche da morto per il francobollo: “Uomo di Stato deplorevole” (video)

17 Apr 2024 11:13 - di Gabriele Alberti
Augias Berlusconi francobollo

“Berlusconi è stato un uomo di Stato deplorevole”. Corrado Augias dà perde del tutto l’equilibrio. Era già sembrato molto “avvelenato” contro il governo e Giorgia Meloni. Il processo a Luciano Canfora deve avere messo tutto il sinistrume -che confonde la critica con l’insulto- di cattivo umore. Lo scrittore e conduttore approdato a La7 per sua decisione fa una radiografia dell’operato del governo tutto al negativo. La “giusta” introduzione alla puntata nel salottino rosso di Floris. Ma Augias tira fuori tutto il fiele del mondo quando Floris si congeda da lui con un’ultima domanda: il francobollo commemorativo istituito per Silvio Berlusconi.

Il conduttore si riferisce all’emissione che il Consiglio dei Ministri ha deliberato per il 2024 con un decreto, a un anno dalla scomparsa del Cavaliere;  insieme a quella di personalità come Guglielmo Marconi, per i 150 anni dalla nascita; San Tommaso D’Aquino, nel 750esimo anniversario della scomparsa, Giacomo Puccini e Giacomo Matteotti, per i centenari della morte; la vittima di mafia Libero Grassi e lo psichiatra Franco Basaglia, nei centenari della nascita. Augias risponde senza esitazioni, come se non aspettasse altro: «Berlusconi è stato un imprenditore geniale, ma è stato un uomo di Stato deplorevole. Ha insultato avversari, ha insultato organi dello Stato; ha deriso il pagamento delle tasse, ha chiamato “coglioni” quelli che votavano per il Pc, eccetera eccetera. Ed è un pregiudicato. Fargli un francobollo significa continuare a dare il cattivo esempio».

Da Augias, niente “pietas”

Ricordiamo che l’Italia, non sarà la prima Nazione a emettere un francobollo a Berlusconi. Alcuni Paesi dell’Africa, per esempio, avevano già omaggiato il Cavaliere dedicandogli un’affrancatura apposita, ricorda il Giornale: si tratta della Libia, della Liberia, della Sierra Leone, del Mozambico e del Niger. Sono tutti francobolli dedicati quando il quattro volte presidente del Consiglio era ancora in vita: spesso dedicati alle vittorie del suo Milan e ai suoi rapporti internazionali con il continente africano. Da Augias niente pietas. Del resto è un sentimento provato a intermittenza nello studio di Floris. Dove si sono giustificati i collettivi che hanno assaltato un commissariato di polizia e preso a calci e pugni gli agenti durante gli scontri alla Sapienza. Senza una parola, appunto, sull’aggressione ai poliziotti che, al solito, hanno tentato di arginare una protesta scomposta, che, tra l’altro non accenna a placarsi.

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