Agricoltura in Europa non più Cenerentola. Il settore riconosce i meriti del governo: oggi è tema centrale

26 Apr 2024 21:46 - di Redazione

Si parla di agricoltura nella serata del primo giorno della kermesse di FdI a Pescara, in un dibattito moderato dal presidente della commissione agricoltura del Senato Luca De Carlo.   “In Europa – ha esordito il ministro Lollobrigida – siamo andati a ricordare che l’Italia è un Paese fondatore e che senza l’Italia l’Europa non avrebbe ragione di esistere. Siamo andati a difendere gli interessi del nostro Paese e oggi l’Europa ci ascolta”.

“Questo anno e mezzo di governo è difficile da sintetizzare per il grande lavoro fatto, ma possiamo senza dubbio vantare un risultato sostanziale: l’agricoltura – ha detto il sottosegretario Patrizio La Pietra introducendo il panel ‘Dalla parte degli agricoltori’ – dopo anni in cui è stata il fanalino di coda è arrivata ad essere tema centrale nel dibattito nazionale. E anche in Europa è cambiato totalmente l’atteggiamento nei nostri confronti, perché oggi l’Italia riesce ad portare sul tavolo le problematiche dei nostri agricoltori e a farle valere”.

“L’agricoltura non deve essere la Cenerentola delle attività economiche, lo è stata ma il governo oggi dice no e vi ringrazio per quello che state facendo”, ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.  Che oggi ha incontrato a Bruxelles la presidente della Commissione Ursula Von Der Layen  confrontandosi con la presidente su “due grandi argomenti l’aumento della capacità produttiva e dunque la sovranità alimentare e la tutela del reddito. Bisogna rafforzare la Pac perché torni ad essere politica economica e non politica di sussidio”.

“In nome della sostenibilità ambientale dall’Europa – ha ammonito Cristiano Fini, presidente Cia – sono arrivati tantissimi attacchi contro l’Agricoltura, politiche fatte senza gli agricoltori e spesso contro gli agricoltori, quando invece l’Agricoltura deve essere messa al centro per dare maggiore vitalità all’ambiente e alle aree rurali che in Europa rappresentano l’80%”.

“C’è bisogno della lotta ai cambiamenti climatici ma fatta in maniera diversa rispetto a questi anni” da parte dell’Unione Europea, avverte Carlo Piccinini, presidente Confcooperative Fedagripesca. E Chiara Lungarotti, amministratore delegato di Lungarotti e consigliere del Museo del Vino di Torgiano, sottolinea:  “Il peso dell’Italia nelle decisioni europee è decisamente cambiato rispetto al passato, ci auguriamo continui a spirare un vento nuovo in Europa nel mondo dell’agricoltura e della viticoltura”.

“E’ necessario un gioco di squadra del sistema Italia” per affrontare nuove sfide, innanzitutto la riforma della Pac ” ha detto Lungarotti affermando che bisogna riflettere sull’andamento dei consumi. Per l’imprenditrice “un altro tema fondamentale è il cambiamento climatico e la transizione green, la sostenibilità è fondamentale ma non a tutti i costi, la riduzione dei fitofarmaci è importante ma con un limite, in futuro il consumatore guarderà alla sostenibilità e alla responsabilità dell’azienda verso la comunità. E quindi sarà importante che l’Ue lavori su una certificazione di sostenibilità complessiva con una armonizzazione e semplificazione delle regole”.

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